Cordoglio

Politica in lutto, morto il partigiano ed esponente Pci Sante Bajardi

Dal 1975 al 1985 era stato assessore regionale. A Biella gestì la "pubblicizzazione" dell'Atap. Il ricordo dell'onorevole Wilmer Ronzani

Politica in lutto, morto il partigiano ed esponente Pci Sante Bajardi
Pubblicato:
Aggiornato:

Lutto nel mondo della politica per la scomparsa di Sante Bajardi, mancato nella mattinata di oggi, venerdì 13 ottobre, all'età di 93 anni.

Fu assessore regionale

Esponente Pci di lungo corso, molto attivo a livello piemontese, fino a ricoprire le cariche di assessore ai Trasporti e alla Sanità della Regione, Bajardi era nato a Torino nel 1926, dove aveva frequentato l’istituto Avogadro, mentre già lavorava come operaio metalmeccanico.

A 18 anni l'iscrizione al Pci

A 18 anni si era iscritto al Partito Comunista (era stato anche partigiano e attivista del Fronte della gioventù), e da allora aveva portato avanti con convinzione e determinazione il suo impegno in politica, con svariati incarichi tra gli anni Quaranta e Settanta - tra gli altri, era stato segretario della 25ª sezione del Pci di Torino, responsabile del settore Pci nel quartiere Barriera di Milano e, dal 1950 al 1955, responsabile della zona Pci di Ivrea, oltre che membro, dal 1965 al 1975, della segreteria del Comitato regionale del movimento politico -, fino ad arrivare a ricoprire la carica di assessore regionale ai Trasporti e di vice presidente della giunta regionale della Regione Piemonte dal 1975 al 1980 e di assessore alla Sanità della Regione Piemonte nel quinquennio successivo.

Il ricordo dell'onorevole Ronzani

Così lo ricorda l'onorevole Wilmer Ronzani:

«Quanti ricordi di Sante Bajardi, un mito per molti di noi che ammiravamo il suo rigore, la sua competenza, la sua capacità di decidere nelle situazioni difficili e il suo attaccamento al Pci e alla sinistra. Un maestro severo perché la sua generazione arrivava dalla "gavetta" e lui dalla fabbrica, estrazione di cui era orgoglioso. Aveva partecipato alla Liberazione del Paese, diventando negli anni uno degli amministratori e dirigenti rispettati e stimati, dentro e fuori il partito.

«Non molti anni fa, quando, come Fondazione Biella Domani, presentammo il suo libro, rimasi colpito dal numero di persone, molte delle quali lontane dalle sue idee, che vennero per rinnovargli la loro stima e la loro riconoscenza.
Minucci, Sanlorenzo, Bajardi, Furia, Berti, Ferraris e tanti altri in espressero "il meglio" della cultura di governo del Pci.

«Bajardi si occupò di sanità e di trasporti. A Biella gestì la "pubblicizzazione" dell'Atap e ancora oggi sono moltissime le persone che ricordano il piglio con cui seppe gestire uno degli Assessorati più difficili.

«Nel 68, durante l'alluvione che sconvolse la Valle Strona, fu il primo dirigente regionale Pci a raggiungere il Biellese. Ma facciamo parlare Sante: "Decisi di fermarmi a Cossato, ospite del dott. Antonelli, e il mattino seguente mi installai nell'ufficio del sindaco Abate, e insieme incontrammo il Comandante della Divisione Corazzata presente in Baraggia. Venni presentato come inviato dal Partito Comunista per aiutare il sindaco".

«Mi mancherà. Con lui se ne va l'ultimo dei grandi. Una persona che non è mai venuta meno ai suoi principi che ha ha difeso con grande passione e coerenza, principi e valori che ha saputo tradurre in una concreta azione di governo. Sante, grazie per ciò che ci hai insegnato e per l'eredità politica che ci lasci».

 

 

Seguici sui nostri canali