Il Pd all’attacco dell’assessore Gaggino: “Buttati dalla finestra 100mila euro”
In una nota senza esclusione di colpi, il Pd denuncia: "Corradino e i suoi sono in realtà una giunta di smantellatori, compresi gli assessori che dell'esecutivo cittadino non fanno più parte".
La giunta di Biella torna nell'occhio del ciclone. Questa volta a sollevare la polemica è il Partito Democratico, all'attacco dell'assessore all'Innovazione Tecnologica, Massimiliano Gaggino, che " con un colpo di spugna, ha deciso di uscire da Agenda Digitale Biella". In una nota senza esclusione di colpi, il Pd denuncia: "Corradino e i suoi sono in realtà una giunta di smantellatori, compresi gli assessori che dell'esecutivo cittadino non fanno più parte".
Il Pd all’attacco dell’assessore
"Buoni solo per l'ordinaria amministrazione - si legge - (talvolta nemmeno per quella!) e ad appuntarsi sul petto qualche patacca di legno, come ad intestarsi meriti altrui, Corradino e i suoi sono in realtà una giunta di smantellatori, compresi gli assessori che dell'esecutivo cittadino non fanno più parte.
Lo hanno dimostrato con le piste ciclabili, anche a costo di dover restituire i soldi alla Regione, lo hanno rifatto lasciandosi sfilare le quote che il Comune di Biella deteneva in Agenda Digitale, e non hanno ancora perso il vizio. L'ultima vittima dei loro attacchi alla città è il "paraboloide" che accoglieva i visitatori al Museo del Territorio, anche se quello, forse, una volta terminata la mostra attualmente in corso, verrà riposizionato.
Ma loro tirano dritto, dimostrando, se ancora ce ne fosse bisogno, quanto poco conti il bene delle comunità che dovrebbero amministrare a fronte degli interessi personali che li tengono incollati alle rispettive poltrone nonostante la lunga teoria di figuracce inanellate negli ultimi due anni. Ovvero da quando hanno occupato Palazzo Oropa. Legittimamente, per carità.
D'altra parte, come potevano immaginare, a quell'epoca, gli assessori Moscarola e Zappalà, quando si facevano immortalare dagli "obiettivi amici" dopo aver divelto brandelli di piste ciclabili, che la mobilità sostenibile (grazie alle biciclette green con la pedalata assistita), la pandemia, il Green New Deal europeo e la transizione ecologica avrebbero sbugiardato la loro smania di apparire e sovvertito molti paradigmi economico-sociali...
E che dire del meraviglioso assessore all'Innovazione Tecnologica, Massimiliano Gaggino, che, con un colpo di spugna, ha deciso di uscire da Agenda Digitale Biella? Peccato che l'Ente facesse parte del Patto del Battistero fin dalla sua sottoscrizione e che dal 2015 al 2019 avesse investito in #ADBiella ben 108.041,00 euro. Palazzo Oropa deteneva il 23.92% della public utility biellese, oggi non ha più nulla.
Per chiuderla senza uscirne troppo male di fronte ai tanti partner (pubblici e privati) del Patto del Battistero, Gaggino aveva promesso un saldo e stralcio di quanto ancora dovuto dal Comune di Biella per un totale di mille euro. Mai versati nelle casse di #ADBiella. Per una pura ripicca, un dispetto. Il livello è questo. Basso, molto basso.
In buona sostanza, la spocchia e l'arroganza di Massimiliano Gaggino hanno vanificato investimenti pubblici per oltre 100mila euro. Saranno sicuramente contenti i cittadini, apprendendo che i loro soldi sono stati gettati alle ortiche solo perché l'assessore all'Innovazione Tecnologica della giunta Corradino ha un'idea diversa da quella del CdA di Agenda Digitale Biella.
A vederla così, viene anche il sospetto che questa sciagurata "cessione di quote", dettata da motivi puramente personali, possa in qualche modo concretizzare un danno erariale".