Elezioni 2022, "Invitiamo all'astensionismo"
Intervento dell'Organizzazione di Biella del Partito marxista-leninista italiano
L’Organizzazione di Biella del Partito marxista-leninista italiano (PMLI) adotta il documento elettorale dell’Ufficio politico del PMLI del 24 luglio 2022 e dunque invita le elettrici e gli elettori biellesi ad impugnare l'arma dell'astensionismo il prossimo 25 settembre per delegittimare il capitalismo e i suoi governi e partiti, e per avanzare verso la conquista del socialismo e del potere politico del proletariato.
Elezioni 2022, "Invitiamo all'astensionismo"
"Per propagandare l’astensionismo nella nostra città - si legge in una nota a firma di Gabriele Urban - saremo presenti ai Giardini Zumaglini (angolo bagni pubblici) nel pomeriggio di domenica 18 settembre dalle ore 15:00 alle ore 18:30. Noi marxisti-leninisti italiani vogliamo cambiare radicalmente l'Italia nell'economia, nelle istituzioni, nell'ordinamento giuridico, nell'istruzione, nella cultura, nell'arte, nella morale, nello stile di vita per dare al popolo italiano una vita senza sfruttamento, oppressione, disoccupazione, povertà, disuguaglianze sociali e di genere, guerre. È un fatto innegabile che dall'Unità d'Italia ad oggi i tanti governi che si sono succeduti in questi 161 anni, compresa la ventennale dittatura fascista di Mussolini, non sono riusciti a risolvere i tre principali problemi economici e sociali del Paese: le disuguaglianze sociali, il divario tra Sud e Nord, il lavoro. Non ci sono riusciti nemmeno i governi con la partecipazione dei partiti nominalmente comunisti, come il PRC e il PdCI e quello del banchiere massone Mario Draghi, frutto del golpe bianco del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, costituito anche dalla lega neofascista di Salvini. Ciò dimostra anche che nessun governo - anche se fosse del M5S del trasformista liberale Giuseppe Conte, oppure dell'Unione popolare del rivoluzionario da operetta Luigi De Magistris, al quale reggono il moccolo il PRC e Potere al popolo, oppure Uniti per la Costituzione [successivamente Italia sovrana e popolare. Ndr] del rossobruno Marco Rizzo e dell'anticomunista Antonio Ingroia - può
fare cose diverse da quelle che impongono il capitalismo italiano e europeo. È il sistema economico e la classe al potere che decidono tutto".
Perché non votare
"Votare i partiti del regime, che siano di destra o di “sinistra”, è quindi come votare il capitalismo - si legge ancora - la classe dominante borghese, l'Unione europea imperialista e lasciare sostanzialmente le cose come stanno.
I sondaggi elettorali prevedono che la destra prevalga sulla “sinistra” e vada al governo. Non c'è da preoccuparsi più di tanto perché siamo già da tempo in un regime neofascista e perché persino la ducetta Giorgia Meloni si riconosce nella vigente Costituzione, che, tra l'altro, non è più quella del 1948 per le numerose modifiche peggiorative ricevute.
Questa legge fondamentale dello Stato borghese italiano mentre consente alla destra di andare al governo impedisce al proletariato e al suo Partito di instaurare il socialismo per via pacifica e parlamentare, come ha denunciato l'Ufficio politico del PMLI nel documento in data 11 dicembre 1997".
"Sarebbe comunque un grave errore politico se l'elettorato di sinistra votasse il PD o i partiti suoi alleati per scongiurare il governo della destra. Perché il PD è un nuovo tipo di partito di destra se si pensa che il suo leader Enrico Letta ha adottato l'Agenda di Draghi espressione della politica di destra del presidenzialista mussoliniano Draghi, come è emerso dalle sue comunicazioni al senato sulla crisi di governo. Una Agenda che tra l'altro ha prodotto circa 13 milioni di poveri tra assoluti e relativi. L'astensionismo si può esprimere o disertando le urne o annullando la scheda o lasciandola in bianco.
Ma non basta, bisogna creare in tutte le città e in tutti i quartieri le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo, ossia le Assemblee popolari e i Comitati popolari basati sulla democrazia diretta.
Le Assemblee popolari devono essere costituite in ogni quartiere da tutti gli abitanti ivi residenti - comprese le ragazze e i ragazzi di 14 anni - che si dichiarano anticapitalisti, antifascisti, antirazzisti e fautori del socialismo e disposti a combattere politicamente ed elettoralmente le istituzioni borghesi, i governi centrale e locali borghesi e il sistema capitalista e il suo regime. Ogni Assemblea popolare di quartiere elegge il suo Comitato popolare e l'Assemblea dei comitati elegge, sempre attraverso la democrazia diretta, il Comitato popolare cittadino. E così via fino all'elezione dei Comitati popolari provinciali, regionali e del Comitato popolare nazionale.
I Comitati popolari devono essere composti dagli elementi più combattivi, coraggiosi e preparati delle masse anticapitaliste, antifasciste, fautrici del socialismo eletti con voto palese su mandato revocabile in qualsiasi momento dalle Assemblee popolari territoriali. Le donne e gli uomini - eleggibili fin dall'età di 16 anni - devono essere rappresentati in maniera paritaria.
I Comitati popolari di quartiere, cittadino, provinciale e regionale e il Comitato popolare nazionale devono rappresentare il contraltare, la centrale alternativa e antagonista rispettivamente delle amministrazioni ufficiali locali e dei governi regionali e centrale.
La lista delle rivendicazioni è molto lunga, qui indichiamo solo le rivendicazioni più urgenti e importanti. In politica estera e militare: l'Italia esca dall'Ue e dalla Nato, chiuda tutte le basi Usa e Nato nel Paese, ritiri tutte le missioni militari all'estero e le truppe impegnate in paesi e luoghi per conto della Nato, rompa le relazioni economiche, commerciali e diplomatiche con la Russia finché questa non ritiri le sue truppe dall'Ucraina, dimezzi le spese militari, riconverta il modello militare da interventista a difesa del territorio nazionale, non partecipi all'esercito europeo.
In politica interna: lavoro stabile, a salario intero, a tempo pieno e sindacalmente tutelato per i disoccupati e i lavoratori, abolizione del precariato, ripristinare la scala mobile e l'articolo 18, riduzione dell'orario di lavoro a 32 ore settimanali a parità di salario, parità di salario tra donne e uomini, attuazione integrale della legge 194, dimezzare le bollette di gas ed elettricità alle famiglie che hanno un reddito inferiore a 35 mila euro, bloccare il caro vita, forti aumenti salariali e delle pensioni minime, basse e medie, pensione a 55 anni per le donne e a 60 per gli uomini, più risorse per il Mezzogiorno, riduzione del cuneo fiscale solo per le lavoratrici e i lavoratori, bloccare le delocalizzazioni, divieto di arresto dei sindacalisti che dirigono scioperi e manifestazioni sindacali, sviluppo, ammodernamento e adeguamento della sanità pubblica senza ticket in grado di fronteggiare ogni pandemia, nazionalizzare le industrie farmaceutiche, abolire i brevetti sui vaccini, no alle leggi sulla concorrenza e sull'autonomia differenziata, patrimoniale per i redditi alti, esonero dalle tasse per redditi fino a 25 mila euro, abolizione dei benefici fiscali della chiesa cattolica, cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia, frontiere aperte per i migranti, istruzione pubblica e gratuita fino all'università alle giovani e ai giovani le cui famiglie abbiano un reddito inferiore alle 35 mila euro, revisionare in chiave effettivamente ecologica il PNRR, mettere al bando il nucleare, gli inceneritori e i rigassificatori, potenziare la ricerca, la produzione e l'utilizzazione dell'energia solare, idrica, eolica, geotermica e tutte le fonti energetiche pulite incluso l'idrogeno verde.
Invitiamo calorosamente le elettrici e gli elettori che condividono questo documento a unirsi subito ai marxisti-leninisti per costituire le Squadre di propaganda dell'astensionismo tattico marxistaleninista. Uniamoci impugnando l'arma dell'astensionismo per delegittimare il capitalismo e i suoi governi e partiti e per avanzare verso la conquista del socialismo e del potere politico del proletariato! Uniamoci per combattere le istituzioni rappresentative della borghesia e per creare le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo!"
Per il PMLI.Biella
Gabriele Urban