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Habilita Casa di Cura I Cedri: importanti cambiamenti per l’U.O di Diagnostica per Immagini

La Dr.ssa Alessandra Gambarana è la nuova responsabile

Habilita Casa di Cura I Cedri: importanti cambiamenti per l’U.O di Diagnostica per Immagini
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Il servizio di Diagnostica per Immagini di Habilita Casa di Cura I Cedri di Fara Novarese (No), da sempre uno dei più apprezzati e richiesti della struttura, si appresta a vivere un periodo di importanti cambiamenti. Il primo di questi cambiamenti è stato l’arrivo della nuova responsabile dell’U.O di Diagnostica per Immagini, la Dr.ssa Alessandra Gambarana. La dottoressa Gambarana è stata nominata responsabile per entrambi i presidi piemontesi di Habilita, quello di Fara Novarese e quella di Acqui Terme (Villa Igea). L’abbiamo intervistata per sapere direttamente da lei come crescerà l’offerta di diagnostica per immagini nella sede di Fara Novarese.

Dr.ssa Alessandra Gambarana

"L’offerta di Habilita Casa di Cura I Cedri di Fara Novarese nell’ambito della Diagnostica per Immagini – spiega la Dr.ssa Gambarana – era già particolarmente ampia. Ci sono però delle novità importanti che mi piacerebbe sottolineare. Varrà implementata l’offerta degli esami TC, in particolare di quelli con mezzo di contrasto, soprattutto per quanti riguarda i follow up oncologici. Avremo quindi più tempo e più spazio per fare gli esami sia con che senza mezzo di contrasto. Proseguirà l’attività di ecografie, quella di risonanze magnetiche osteoarticolari, della colonna e del bacino e la radiologia tradizionale. In merito alla radiologia ricordo che tra la fine del mese di marzo e l’inizio di aprile verrà installato un nuovo apparecchio telecomandato, digitale, di ultima generazione e a basso dosaggio di radiazioni per il paziente. Parliamo di uno strumento che migliorerà in modo sensibile la qualità delle immagini di radiologia tradizionale. Un’altra novità molto importante e alla quale tengo particolarmente è l’installazione, che avverrà sempre a cavallo tra marzo e aprile, del nuovo mammografo con la tomosintesi digitale. Si tratta di un mammografo che fornisce un’immagine tridimensionale ed è conosciuto ed apprezzato proprio per questa sua caratteristica. Dal 2007 mi occupo di screening mammografico e per questo motivo ho molto a cuore questa importante novità. Da qui in avanti ci sarà infatti la possibilità per tutte le donne di età superiore ai 40 anni di essere sottoposte a mammografia, avendo a disposizione uno strumento nuovissimo estremamente performante ed efficace. A questo aggiungo anche la mia esperienza di mammografista di screening che data oltre i 13 anni. Sempre in ambito di diagnostica preventiva della patologia mammaria non dimentichiamo l’ecografia, cui ogni donna dovrebbe essere sottoposta dai 20 anni in avanti con cadenza annuale".

In questo particolare periodo in molti di coloro che avevano in programma una visita di controllo o un esame possono essere spaventati all’idea di recarsi in una struttura ospedaliera e decidono di rimandare. Lei cosa si sente di consigliare?

"Per paura del Coronavirus non si deve assolutamente ritardare la diagnosi di una patologia come, ad esempio, il tumore mammario che oggi è ampiamente curabile e trattabile a condizione che la diagnosi venga effettuata con tempestività. Inoltre un apparecchio mammografico come il nostro con tomosintesi unita all’ecografia permette di avere un ragionevole margine di certezza di non aver contratto questa malattia. Questo concetto vale ora più che mai. Se l’emergenza fosse durata pochi mesi – prosegue la Dr.ssa Gambarana – allora si sarebbe potuto rimandare il controllo in attesa della fine del periodo critico. Invece ora siamo in ballo da oltre un anno e se una persona deve fare un controllo preventivo è meglio che lo faccia quanto prima e non attenda oltre.  Sempre sotto questo punto di vista mi sento di dire che le strutture sanitarie sono sottoposte a rigidissimi protocolli di sicurezza per garantire il contenimento dei contagi e garantire la sicurezza dei pazienti che si sottopongono a visite ed esami.

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Quale è stata la prima impressione che ha avuto arrivando a I Cedri? Conosceva già questa struttura?

"Conoscevo la struttura di Fara Novarese perché ero stata in occasione dei colloqui, ma mai in veste di utente. In precedenza io ho sempre gravitato nella zona di Pavia e di Milano. La prima impressione che ho avuto è stata quella di un ambiente molto curato, in un clima amichevole e cordiale. I colleghi che ho incontrato sono stati estremamente disponibili e si sono dimostrati molto collaborativi e preparati".

Come vorrebbe migliorare il servizio di Diagnostica per Immagini di Habilita Casa di Cura I Cedri di Fara Novarese?

"Il mio obiettivo è quello di riorganizzare il lavoro in maniera razionale in modo tale che l’utente possa trovare liste d’attesa più corte possibili con una conseguente facilità d’accesso agli esami in tempi brevi. Mi piacerebbe raggiungere una buona qualità di refertazione in tutte le metodiche: ciò comporta un costante confronto tra i colleghi per crescere insieme. Infine lavoriamo per realizzare un percorso all’interno della radiologia tale per cui i pazienti abbiano la massima facilità d’accesso alla struttura, non attendano troppo tempo prima di sottoporsi all’esame, non debbano aspettare eccessivamente per avere gli esiti e che alla fine possano tornare a casa soddisfatti del nostro servizio".

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