Voto di scambio, sindaco prosciolto

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Voto di scambio, sindaco prosciolto
Il gip ha archiviato l'inchiesta. Barazzotto: «Ero sereno» 

Non c'è stato nessun voto di scambio nelle elezioni comunali 2004 che hanno visto il successo dell'attuale sindaco, Vittorio Barazzotto, sull'avversario di centrodestra, Gabriele Mello Rella. Il gip, Ruggero Mauro Crupi, ha accolto la richiesta della Procura e ha archiviato l'intera vicenda delle registrazioni di Roberto Ippolito, un disoccupato del Villaggio La Marmora che aveva sostenuto d'aver ricevuto una promessa dal sindaco di un posto di lavoro in cambio di "migliaia di voti" e aveva registrato dialoghi durante gli incontri avuti con esponenti politici di centrosinistra e con alcuni tecnici di Seab e Cordar, le società nelle quali era stato indirizzato. Per il giudice Crupi, dunque, sussiste «l'infondatezza della notizia di reato in quanto non ci sono elementi sufficienti per dimostrare che vi sia un accordo fra gli indagati concernente uno scambio di voti in cambio dell'assunzione di Ippolito presso la Seab...». Il decreto di archiviazione risale a venerdì. A presentare l'esposto da cui aveva preso quota l'indagine, era stato proprio Gabriele Mello Rella. Avendone diritto, quando la Procura ha chiuso l'inchiesta, poteva, entro dieci giorni, fare opposizione contro l'istanza di archiviazione. Ha però deciso di non farlo. L'iter ha quindi fatto il suo corso e i due ex indagati, Vittorio Barazzotto e Roberto Ippolito, sono stati definitivamente prosciolti.
In compenso, sarebbe pendente una querela di Mello Rella nei confronti di Ippolito per le dichiarazioni agli atti con le quali il disoccupato chiama in causa il capogruppo di Forza Italia e già candidato sindaco su come si sarebbero svolti i fatti relativi alle cassette registrate e sulla loro pubblicità avvenuta attraverso i primi articoli de Il Giornale. Sui "migliaia di voti" di cui si parlava all'inizio, Ippolito avrebbe chiarito ogni cosa quando è stato sentito in Procura. A specifica domanda, avrebbe affermato che non di migliaia di voti si sarebbe parlato nei colloqui. «Al massimo - ha affermato in sostanza - ne potevo garantire una decina, quelli della mia famiglia». Il sindaco Barazzotto (rappresentato dagli avvocati Domenico Duso e Piero Chiorino) preferisce non commentare la positiva notizia. Ha solo voluto ribadire ancora una volta ciò che ha sempre sostenuto nel corso degli ultimi mesi: «Sono sempre stato sereno e tranquillo. Non ho mai avuto nulla da nascondere, non ho commesso né atti illegittimi e neppure ingenuità...». r.e.b. 

8 dicembre 2008

 

 

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