Nel Biellese povertà in aumento

Nel Biellese povertà in aumento
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(22 ott) A pranzo con gli “ultimi”, di ieri e di oggi. Gomito a gomito con i “mostri” e gli “invisibili”, cioè quegli uomini e quelle donne che si muovono nella penombra della nostra città, fatta di un benessere che non c’è più o forse non c’è più per tutti. Chiedono un pasto caldo in via Novara persone in cura per tossicodipendenza, ma anche pensionati della pubblica amministrazione ed ex lavoratori rimasti senza ammortizzatori sociali. Alla mensa del povero non chiedono documenti, ma in una piccola città è facile riconoscersi. Qui c’è chi da anni vive di stenti, ma anche chi fino a poco tempo fa stava dentro una “normalità” ora perduta. Sono soprattutto queste persone a muoversi con aria sfuggente, quasi a scatti. Entrano, mangiano ed escono con l’aria di chi vuole dare a intendere che si reca alla mensa per caso. Invece... Altre persone, che spesso stazionano ai giardini Zumaglini o nei pressi del “Sert” in via Delleani, parlano quasi ad alta voce, muovendosi con naturalezza. A pranzo con gli “ultimi”, di ieri e di oggi. Gomito a gomito con i “mostri” e gli “invisibili”, cioè quegli uomini e quelle donne che si muovono nella penombra della nostra città, fatta di un benessere che non c’è più o forse non c’è più per tutti. Chiedono un pasto caldo in via Novara persone in cura per tossicodipendenza, ma anche pensionati della pubblica amministrazione ed ex lavoratori rimasti senza ammortizzatori sociali. Alla mensa del povero non chiedono documenti, ma in una piccola città è facile riconoscersi. Qui c’è chi da anni vive di stenti, ma anche chi fino a poco tempo fa stava dentro una “normalità” ora perduta. Sono soprattutto queste persone a muoversi con aria sfuggente, quasi a scatti. Entrano, mangiano ed escono con l’aria di chi vuole dare a intendere che si reca alla mensa per caso. Invece... Altre persone, che spesso stazionano ai giardini Zumaglini o nei pressi del “Sert” in via Delleani, parlano quasi ad alta voce, muovendosi con naturalezza.

A tavola. Venerdì 21 ottobre. Le porte si aprono alle 12. Una decina di ospiti della mensa della Caritas s’infila subito nel locale. Quasi tutti giocano a carte, leggono o parlano a gruppi. Qualcuno s’aggira tra i tavoli, prenota il posto a sedere e non dà confidenze. Alle 12,30 i volontari servono il pranzo. Oggi, piatto unico (pasta al sugo). Possibile fare il bis. Poi un budino. Posate e bicchieri sono rigorosamente di carta. Niente vino. Solo acqua. Quasi tutti hanno lo sguardo nel piatto. In pochi parlano con i vicini. Il volume collettivo è molto basso, insolitamente. Alcune persone hanno il cappello calato sul viso. Tutti mangiano in fretta. Alle 13 quasi tutti hanno finito. I primi se ne vanno, qualcuno senza dire niente. Altri salutando almeno i volontari.

Chi sono? Alcune di queste persone chiedono l’elemosina in centro città. Non stupisce vederle in via Novara. Sono vestiti male e in condizioni fisiche approssimative. Colpisce invece l’aria pulita l’abbigliamento semplice e sobrio di molti avventori. Incrociati in via Italia, non ce li si immaginerebbe qui. Sono quasi tutti maschi, non giovani. Anche se nel nostro tavolo c’è una coppia di ragazzi africani, fidanzati o sposati. L’elemento comune pare essere la solitudine. Familiare e sociale. Solo così si può spiegare la poca voglia di comunicare e di voler stare insieme, nonostante gli sforzi dei volontari nell’organizzare la distribuzione del cibo. Ognuno pare preso dalle proprie tribolazioni, con pochi spazi per il prossimo. C’è fame, voglia di mangiare un boccone e di andare via. Altrove. O almeno così sembra.

Regole. Ogni frequentatore ha un tesserino, nel quale viene segnata la presenza. Non ci sono telecamere e le forze dell’ordine non vengono. Caritas chiede rispetto per le persone, le cose e gli orari. Una volta al mese ogni ospite dovrebbe fermarsi dopo il pasto per aiutare a sbrigare le faccende. Su ogni tavolo c’è un invito a non sprecare. C’è scritto: “Il cibo è un dono”. Già. Nella foto di Filippo Sarcì, i volontari in mensa

22 ottobre 2011

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