Villa Mossa divide il paese

(25 lug) Il “Summer Galileo” ad Occhieppo Superiore divide nuovamente il paese. Da una parte l’amministrazione comunale che difende una scelta a suo dire «positiva sia per lo sviluppo territoriale sia per le casse del Comune» e la Pro loco che ha eseguito lavori di adeguamento e gestisce gli spazi in collaborazione con i privati. Dall’altra un gruppo di cittadini (almeno 106), che hanno firmato un esposto spedito a tutte forze dell’ordine, enti di controllo e persino ministeri.
Il “Summer Galileo” ad Occhieppo Superiore divide nuovamente il paese. Da una parte l’amministrazione comunale che difende una scelta a suo dire «positiva sia per lo sviluppo territoriale sia per le casse del Comune» e la Pro loco che ha eseguito lavori di adeguamento e gestisce gli spazi in collaborazione con i privati. Dall’altra un gruppo di cittadini (almeno 106), che hanno firmato un esposto spedito a tutte forze dell’ordine, enti di controllo e persino ministeri.
L’esposto. Capofila dell’iniziativa una cittadina occhieppese, Mara Pelle, che risiede in un’abitazione attigua a Villa Mossa, luogo in cui si svolgono le serate estive con musica, concerti e servizio bar. Nell’esposto, con 106 firme a corredo, viene denunciata una situazione ormai esasperata, che basa le proprie ragioni su un livello di tolleranza del rumore e degli atti vandalici che ha ormai superato i limiti. «Dobbiamo sopportare una serie di angherie che ledono le nostre proprietà e la nostra privacy - spiega Mara Pelle - gli avventori orinano nei portoni, spaccano fioriere, gridano e schiamazzano sino a notte fonda. Senza contare il rumore della musica, da martedì a domenica, senza tregua, che dubito fortemente rientri nei limiti imposti dalla legge».
Nel documento di denuncia vengono trattati aspetti legati anche all’organizzazione della festa, alle autorizzazioni comunali e alle concessioni. I firmatari si interrogano su come il Comune abbia gestito le assegnazioni degli spazi, permesso di effettuare lavori all’interno di una villa del ’700 tutelata dai Beni culturali e poi ancora su come la Pro loco gestisca la forza lavoro e l’emissione degli scontrini.
Il Galileo. Patrick Scoleri, proprietario del Galileo, ha solo ricevuto qualche notizia indiretta: «Operiamo nella piena legalità, il personale è in regola, rispettiamo le norme. Abbiamo già ricevuto controlli da Siae e Finanza e credo che non ne mancheranno di ulteriori, ma siamo tranquilli. Spiace constatare di essere usati come pretesto, perché per noi è un’attività lavorativa».
L’amministrazione e l’opposizione. Il sindaco Emanuele Ramella Pralungo non sembra sorpreso, pur non avendo ricevuto una notifica ufficiale: «Mi dispiace che la signora possa avere tutti questi disagi, ma le firme appartengono a 100 persone e la maggior parte abita lontano dal luogo della festa. Su 3000 abitanti, il numero di perone chi si lamentano è esiguo a fronte dei vantaggi che il Comune ha ottenuto in termini di immagine ed entrate. Dal nostro punto di vista e per quanto di competenza abbiamo predisposto ogni cosa perché potesse essere di supporto alla buona riuscita dell’evento. Quanto di nostra competenza che ci viene contestato è facilmente verificabile». L’opposizione non si schiera apertamente. Guido Dellarovere precisa: «Chi si lamenta ha tutta la mia solidarietà, tuttavia non ho firmato l’esposto proprio per evitare che fosse strumentalizzato politicamente. I disagi che si vivono sono un fatto concreto, così come il malessere delle persone che vengono danneggiate o che non riescono a dormire. Mi auguro che i cittadini che protestano possano essere ascoltati e che se esistono delle irregolarità venga verificato».
25 luglio 2011