Via Gramsci, esplode il caso-multe

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(1 mar) Il caso è deflagrato in tutta la sua potenza dirompente per una città silente e tutto sommato sonnacchiosa. Sono decine, forse centinaia, le multe che stanno giungendo in questi giorni ai cittadini che, prendendo per buone dichiarazioni, notizie di stampa e azioni dell’assessore Caterina Giachino tra fine estate e autunno sono transitati tra via Italia e via Gramsci pensando che la Ztl non esistesse più. Invece... ecco le sanzioni. Qualcuno pare abbia da versare alle esauste casse comunali alcune migliaia di euro. E’ vero - come è scritto sui verbali giunti per posta - che il cartellone con i divieti da Ztl non è mai stato eliminato, anzi è rimasto in bella vista, ma è anche vero che i cittadini sono rimasti disorientati. Il caso è deflagrato in tutta la sua potenza dirompente per una città silente e tutto sommato sonnacchiosa. Sono decine, forse centinaia, le multe che stanno giungendo in questi giorni ai cittadini che, prendendo per buone dichiarazioni, notizie di stampa e azioni dell’assessore Caterina Giachino tra fine estate e autunno sono transitati tra via Italia e via Gramsci pensando che la Ztl non esistesse più. Invece... ecco le sanzioni. Qualcuno pare abbia da versare alle esauste casse comunali alcune migliaia di euro. E’ vero - come è scritto sui verbali giunti per posta - che il cartellone con i divieti da Ztl non è mai stato eliminato, anzi è rimasto in bella vista, ma è anche vero che i cittadini sono rimasti disorientati.
Ed è quasi una conseguenza la polemica politica, anche se velata e prudente, che ieri si è levata non tanto dall’opposizione, ma dalla stessa maggioranza.
I consiglieri Pd e I Love Biella Diego Presa, Vittorio Barazzotto e Sergio Leone ieri hanno inoltrato una interrogazione con richiesta di risposta scritta al sindaco Dino Gentile dove ricordano che la vicenda prende le mosse dal 10 ottobre scorso con le dichiarazioni dell’assessore Giachino circa la rivoluzione viabile in centro città otto anni dopo la Ztl introdotta in via Gramsci dall’amministrazione Susta. «Un mese dopo - ricordano Presa, Barazzotto e Leone - arriva la marcia indietro, ma nel frattempo l’eliminazione dei dehors e la nuova segnaletica per la definizione dei parcheggi lasciava intendere una sostanziale modifica al precedente assetto della circolazione, così come ampiamente annunciato».
I consiglieri chiedono al sindaco quante sono le contravvenzioni tra settembre e dicembre, «quali sono i problemi tecnici, di sicurezza e gli aspetti quantitativi rilevati dal successivo studio sul traffico, tali da far desistere da una iniziativa così ampiamente annunciata», e a chi è stato commissionato lo studio stesso sul traffico.
Ma sulla questione ieri ha preso posizione Luigi Apicella, del Pdl, che conferma «che il problema è a tutti gli effetti reale e con altri consiglieri di maggioranza, tra cui Paraggio e Montoro, siamo d'accordo nel voler trovare al più presto una soluzione adeguata per venire incontro alle legittime rimostranze dei multati. Non dobbiamo nasconderci dietro ad un dito di fronte ad un problema vero venutosi a creare con le note modalità. Siamo convinti che si è trattato soprattutto di cattiva comunicazione e da questo punto di vista si possono portare le dovute correzioni». Apicella e i suoi colleghi di maggioranza dicono di «essere determinati a voler aiutare a trovare una giusta soluzione nell'interesse dei cittadini» e mettono le mani avanti dagli attacchi che arriveranno dall’opposizione ricordando «gli esperimenti dell'ex assessore alla viabilità Canuto ancora ben presenti in tutti noi».
E’ già certo che l’argomento multe sarà al centro della giunta comunale prevista per oggi.
1 marzo 2010

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