Eventi e Cultura

Ventitremila visitatori per il 150°

Eventi e Cultura 25 Ottobre 2011 ore 14:56

(25 ott) «Biella ha dato valore alle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia e continuerà a farlo fino alla scadenza del 17 marzo 2012 con eventi che andremo a costruire». L’annuncio del sindaco Dino Gentile che, nonostante l’occasione non istituzionale, ha voluto indossare la fascia tricolore - applaudito - è venuto sabato pomeriggio a Palazzo Ferrero in occasione dell’inaugurazione della mostra sui quattro fratelli generali La Marmora. In un salone colmo di studiosi, esponenti delle famiglie Sella, La Marmora e Piacenza, delle associazioni d’arma e della vita sociale e culturale cittadina, l’assessore Andrea Delmastro ha riaffermato l’adesione non formale della città al processo unitario e al senso patrio fornendo alcuni numeri al riguardo: i 17mila visitatori nel primo semestre dell’anno alle tante iniziative per il 150° ai quali si devono aggiungere i 6mila di questa prima parte del secondo semestre. «Biella ha dato valore alle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia e continuerà a farlo fino alla scadenza del 17 marzo 2012 con eventi che andremo a costruire». L’annuncio del sindaco Dino Gentile che, nonostante l’occasione non istituzionale, ha voluto indossare la fascia tricolore - applaudito - è venuto sabato pomeriggio a Palazzo Ferrero in occasione dell’inaugurazione della mostra sui quattro fratelli generali La Marmora. In un salone colmo di studiosi, esponenti delle famiglie Sella, La Marmora e Piacenza, delle associazioni d’arma e della vita sociale e culturale cittadina, l’assessore Andrea Delmastro ha riaffermato l’adesione non formale della città al processo unitario e al senso patrio fornendo alcuni numeri al riguardo: i 17mila visitatori nel primo semestre dell’anno alle tante iniziative per il 150° ai quali si devono aggiungere i 6mila di questa prima parte del secondo semestre. La mostra sui La Marmora, costruita in quattro sedi - illustrata da Francesco Alberti La Marmora e Silvia Cavicchioli - ha riportato “a casa” cimeli come la feluca di Alfonso La Marmora, i quattro collari dell’Annunziata di altrettanti personaggi del casato, tre quadri de “La Clementina” esposti a Palazzo La Marmora, fra cui il capolavoro “La signora con il cagnolino” e molto altro, ma soprattutto ha “arredato” il sacrario di famiglia, la basilica di San Sebastiano con un allestimento definitivo di storia e documentazione. La quarta sede, in Biver, è visitabile da ieri.
R.A.

25 ottobre 2011

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