Una colletta di solidarietà da 40 tonnellate

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Una colletta solidale
da 40 tonnellate

Incremento del 2,7 % rispetto al 2007
per il Banco Alimentare biellese
 
 

«Posano la busta con la spesa e ti dicono ancora grazie», commenta con ingenuo stupore l'alpino che staziona dietro la cassa del supermercato, penna nera in testa e carrello in mano, per raccogliere le offerte della colletta alimentare. L'iniziativa che si ripete ormai da quattordici anni ha avuto successo in tutta Italia, e in modo particolare a Biella. I numeri parlano da soli: 40 tonnellate e mezzo di merce (per l'esattezza 40.765 chili di olio, pasta, riso, omogeneizzati, tonno e scatolame vario) che circa non meno di 30 mila consumatori biellesi hanno pagato alla cassa dei supermercati e poi tolto dai loro carrelli per destinarla a chi ne ha più bisogno. 
 

Una colletta di solidarietà da 40 tonnellate
Incremento del 2,7 per cento rispetto al 2007 per il Banco Alimentare 

«Posano la busta con la spesa e ti dicono ancora grazie», commenta con ingenuo stupore l'alpino che staziona dietro la cassa del supermercato, penna nera in testa e carrello in mano, per raccogliere le offerte della colletta alimentare. L'iniziativa che si ripete ormai da quattordici anni ha avuto successo in tutta Italia, e in modo particolare a Biella. I numeri parlano da soli: 40 tonnellate e mezzo di merce (per l'esattezza 40.765 chili di olio, pasta, riso, omogeneizzati, tonno e scatolame vario) che circa non meno di 30 mila consumatori biellesi hanno pagato alla cassa dei supermercati e poi tolto dai loro carrelli per destinarla a chi ne ha più bisogno.

Una "megaspesa" del valore di quasi 100 mila euro con un 2,6 per cento in più rispetto all'anno scorso. Alla faccia della crisi e del maltempo.
Per rendere possibile tanta solidarietà si è mossa una macchina organizzativa complessa che ha coinvolto ben 600 volontari.  Moltissimi giovani, gli stessi che danno poi una mano nelle parrocchie e nelle associazioni che distribuiscono nel territorio gli aiuti alimentari alle famiglie e alle persone in difficoltà. E moltissimi alpini, circa 250, che hanno contribuito non solo col lavoro di raccolta, smistamento e trasporto della merce, ma anche con la loro presenza. Quel cappello con la piuma è per i biellesi un inconfondibile timbro di garanzia: se ci sono loro, è una cosa seria.
Nel Biellese erano 25 i punti vendita che hanno aderito all'iniziativa: Coop, Ipercoop, Esselunga, Bennet, Conad, A&O e altri. I prodotti indicati erano naturalmente quelli a lunga conservazione: olio, pasta, omogeneizzati, tonno, carne, pelati e legumi in scatola. La percentuale dei clienti che all'uscita delle casse ha consegnato ai volontari la busta per la colletta è stata elevatissima. Gente col carrello colmo, ma anche la coppia col passeggino, passata ad acquistare latte e pannolini e uscita con due piccole buste: una per sé, l'altra per la colletta. «C'è persino chi è entrato apposta ed è uscito solo con la busta per noi», racconta un volontario. E molti pensionati, di quelli che faticano ad arrivare alla fine del mese. «Eh, noi per adesso ce la facciamo ancora, ma domani chi lo sa?» dice una signora che posa la busta della colletta e chiede al volontario: «Va bene o è troppo poco?». Un altro pensionato ha raccontato ai volontari che, per permettersi di offrire qualcosa alla colletta,  quest'anno è venuto a fare la spesa in bicicletta: «I soldi che avrei speso in benzina, li ho messi qui».
Le  40 tonnellate di alimenti raccolte sabato nel Biellese sono state suddivise per generi direttamente nei punti di raccolta e quindi fatti confluire nel magazzino di Pollone del Banco alimentare, che li distribuirà ai 45 enti che operano nel territorio e attingono al Banco stesso. «Paradossalmente, la giornata della colletta garantisce solo una piccola parte delle derrate che annualmente raccogliamo e distribuiamo», spiega Anna Dissegna, presidente della sezione biellese che fa capo alla rete nazionale. «Ma - aggiunge - è un momento di visibilità molto importante, che dà grandi stimoli a tutti coloro che lavorano per soccorrere chi ne ha bisogno». Sabato hanno fatto ininterrottamente la spola fra i supermercati e il magazzino di Pollone ben 15 automezzi. «Ma il lavoro di preparazione è iniziato già a giugno» spiega Pasquale Ragno che con Emanuela Bertolotti affianca Anna Dissegna nella gestione del Banco. Insieme raccolgono al telefono i dati che giungono dai vari centri di raccolta e sorridono soddisfatti: «E poi ci vengano ancora a dire che questo è un popolo che non ha risorse morali...».
Mario Pozzo 

1 dicembre 2008

 

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