Tumori infantili: 28 casi in 11 anni
Tumori infantili: 28 casi in 11 anni L'Asl Bi, "satellite" della rete regionale, segue oggi 12 pazienti |
|
Undici anni di attività, 28 tumori infantili riscontrati, 216 accessi ai servizi ospedalieri nel 2007, 151 nel 2008, 12 pazienti tutt'ora seguiti, 5 dei quali in terapia e 7 off-therapy. Sono alcuni dei numeri che descrivono la storia e l'attuale attività della Struttura complessa di Pediatria dell'Asl Bi in qualità di "centro satellite" della rete di oncoematologia pediatrica di Piemonte e Val d'Aosta, il sistema che riunisce sei "antenne" locali (oltre a Biella, quelle di Ivrea e Aosta; Novara, Vercelli e Vco; Alessandria e Asti; Savigliano; Pinerolo) sotto il coordinamento del centro di riferimento regionale del Regina Margherita-Sant'Anna. |
Tumori infantili: 28 casi in 11 anni |
|
Lorem Undici anni di attività, 28 tumori infantili riscontrati, 216 accessi ai servizi ospedalieri nel 2007, 151 nel 2008, 12 pazienti tutt'ora seguiti, 5 dei quali in terapia e 7 off-therapy. Sono alcuni dei numeri che descrivono la storia e l'attuale attività della Struttura complessa di Pediatria dell'Asl Bi in qualità di "centro satellite" della rete di oncoematologia pediatrica di Piemonte e Val d'Aosta, il sistema che riunisce sei "antenne" locali (oltre a Biella, quelle di Ivrea e Aosta; Novara, Vercelli e Vco; Alessandria e Asti; Savigliano; Pinerolo) sotto il coordinamento del centro di riferimento regionale del Regina Margherita-Sant'Anna.
Sostenuta finanziariamente dalla Regione Piemonte (che dal 2000 al 2007 vi ha investito circa 60 milioni di euro), la rete regionale che affronta il triste problema dei tumori pediatrici è stata protagonista, nel tardo pomeriggio di venerdì, di un incontro di informazione rivolto agli specialisti pediatri e ai medici del territorio. Nell'aula magna dell'ospedale di Biella, alla presenza del nuovo primario di pediatria Franco Garofalo, vari protagonisti si sono alternati nel descrivere il funzionamento del sistema di coordinamento: dalla referente regionale Gabriella Ferraris, al direttore del reparto di Oncoematologia Pediatrica del Sant'Anna, Franca Fagioli, all'infettivologa Mareva Giacchino. Il tutto con uno sguardo all'attività svolta nell'Asl di Biella, struttura che ha iniziato ad affrontare questo tipo di patologie nel 1997 sotto la supervisione della pediatra Claudia Vivenza, e che oggi vanta non solo lo status di "unità satellite" della rete regionale, ma anche un'organizzazione territoriale che dall'ospedale passa dai pediatri di libera scelta e dai medici di famiglia per arrivare ai servizi territoriali periferici. Come ha spiegato la dottoressa Claudia Vivenza, ancor oggi "anima" del servizio onoco-ematologico locale, il reparto di pediatria del "Degli Infermi" ha riscontrato dal 1997 al 2008 un totale di 28 nuovi casi di tumore infantile: 2 tumori cerebrali, un rhabdomyosarcoma, 18 leucemie acute, 2 tumori di Wilms e 5 linfomi di Hodgkin. Due di questi sono stati rilevati nel corso del 2008. La casistica annuale chiarisce poi che il maggior numero di tumori è stato diagnosticato nel 2007 (5 in un anno: 3 leucemie, un linfoma di Hodgkin , un tumore di Wilms), seguito dal 2003 e dal 2006 (4 casi ciascuno). «Si tratta di numeri fortunatamente bassi che si inseriscono in un quadro di già relativa rarità di queste malattie», ha spiegato la pediatra. Nonostante ciò, le ricadute sull'attività dell'Azienda sanitaria restano importanti: 216 accessi nel 2007 per servizi ambulatoriali (127), in day hospital (84) o in ricovero (5), diventati 151 nel 2008 sino ad oggi, con 65 ambulatoriali, 80 day hospital e 6 ricoveri. Attualmente, poi, i pazienti seguiti sono 12: 5 in terapia (4 leucemie e un tumore cerebrale) e 7 off therapy (6 leucemie e un tumore di Wilms). La pediatra ha inoltre fatto presente che l'Asl Bi affronta oggi il problema dei tumori infantili non solo avvalendosi delle dotazioni tecnico-sanitarie a disposizione, e non solo con una possibile prospettiva di incremento del personale, ma anche facendo ricorso al prezioso contributo di tre gruppi d'appoggio. A fianco quindi della stanza dedicata al day hospital e all'isolamento, ai medici e agli infermieri dedicati, l'Asl Bi può contare in questo senso anche sui volontari dell'associazione "Bambino in ospedale" (presente venerdì con la presidente Ornella Duodo), sulla Fondazione Angelino (Renata Zegna) e sull'associazione "Il naso in tasca" (Loredana Favaretto). I muri colorati del reparto, i sorrisi dei più piccoli e molte delle dotazioni strumentali a disposizione, d'altro canto, derivano proprio da questa essenziale collaborazione giocata tutta sulle forze del territorio. Veronica Balocco 26 novembre 2008 |
|