«Torrenti a rischio con le centraline»

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(12 lug) A pochi giorni dalla presentazione dello stato dell’ambiente in Piemonte, il dirigente responsabile vicario di Arpa Biella, Gianfranco Piancone traccia un quadro della situazione biellese toccando tutti i punti di più stretta attualità per il territorio, dal lago di Viverone (balneabile e abbastanza in salute) alla qualità delle acque dei torrenti (costante la portata), dalle dighe (in Valsessera il problema è l’acqua potabile) al proliferare di centraline idroelettriche (troppe le richieste). Un bilancio che, nonostante alcune preoccupazioni mette in luce la buona salute dell’ambiente. A pochi giorni dalla presentazione dello stato dell’ambiente in Piemonte, il dirigente responsabile vicario di Arpa Biella, Gianfranco Piancone traccia un quadro della situazione biellese toccando tutti i punti di più stretta attualità per il territorio, dal lago di Viverone (balneabile e abbastanza in salute) alla qualità delle acque dei torrenti (costante la portata), dalle dighe (in Valsessera il problema è l’acqua potabile) al proliferare di centraline idroelettriche (troppe le richieste). Un bilancio che, nonostante alcune preoccupazioni mette in luce la buona salute dell’ambiente.
Lago di Viverone. La qualità ambientale del lago di Viverone è in lieve miglioramento. «Anche quest’anno - dice Piancone - è balneabile. Abbiamo fatto i rilievi sia in condizioni normali, sia in condizioni di pioggia e gli esiti sono stati rassicuranti, segno che si è intervenuti in modo intelligente sul sistema fognario esistente, in attesa della realizzazione di quello nuovo». E il problema alghe? «Non esiste - risponde subito Piancone -, si tratta di piante acquatiche che non danno nessun tipo di problema se non a chi pratica gli sport acquatici. Avete mai visto delle piante che inquinano? Di solito crescono dove le condizioni ambientali sono favorevoli e questo conferma che lo stato di salute del lago è in miglioramento per la balneabilità e abbastanza costante dal lato eutrofizzazione».
Qualità dell’acqua. Le portate dei torrenti del Biellese sono costanti. A preoccupare, però, Arpa è la questione della depurazione delle acque industriali. «Con la crisi - sottolinea Piancone - sono diminuite le tintorie e, di conseguenza, anche le quantità d’acqua da depurare che finiscono nei depuratori di Cordar. Questi impianti funzionano al meglio con determinati quantitativi di acqua “sporca” e dunque siamo un po’ preoccupati anche se la situazione rimane comunque sotto controllo».
Centraline idroelettriche. Quello che invece viene seguito con grande attenzione da Arpa è il proliferare di richieste di centraline idroelettriche da realizzare a monte dei torrenti biellesi. «Ci sono diverse richieste - spiega Piancone - depositate in Provincia. L’idroelettrico non può certamente essere considerata una nuova tecnologia per la produzione di energia elettrica. Il rischio per l’ambiente c’è ed è elevato perché si rischia di andare a togliere il flusso vitale dei torrenti. Il nostro territorio ha grandi potenzialità naturalistiche che andrebbero tutelate e non “violentate”».
Attenzione all’ambiente. La crisi economica porta come conseguenza una minore attenzione alle tematiche ambientali in tutti i territori. «Anche a Biella - dice Piancone - dove, però, la maggior parte degli imprenditori mostrano sensibilità. Ci sono comunque alcune situazioni critiche come è dimostrato dai fusti di sostanze inquinanti che erano stati abbandonati in diverse zone della Provincia. I costi di smaltimento sono alti e si cercano soluzioni alternative assai dannose. Con cadenza regolare scopriamo discariche abusive di materiali edili, compreso il cemento amianto. Vigiliamo perché ciò non accada».
Diga in Valsessera. Piancone non entra nelle questioni politiche legate alla realizzazione della nuova diga in Valsessera. Però non disdegna una valutazione legata all’ambiente. «Serve - puntualizza Piancone - assolutamente una condotta per l’acqua potabile da realizzare sull’invaso esistente o su quello futuro per rifornire di acqua potabile i Comuni dell’alto Biellese. Ci sono infatti diverse realtà, come Portula, che attingono acqua da fonti superficiali facilmente inquinabili. Durante i periodi estivi, inoltre, le fonti si prosciugano quasi totalmente mettendo a rischio i rifornimenti».
Qualità dell’aria. Anche la qualità dell’aria nel Biellese è migliorata. A pesare, come spiega Piancone, due aspetti: «Innanzitutto il clima che è tornato abbastanza regolare e in linea con i decenni precedenti. E poi la crisi che ha ridotto il numero di autovetture in circolazione e le emissioni delle fabbriche. L’aria è in costante miglioramento».
Rumore. Le rilevazioni Arpa sul rumore dicono che il Biellese è molto avanti. «La quasi totalità dei Comuni ha un piano di zonizzazione acustica - conclude Piancone - e non abbiamo riscontrato grandi criticità se non in prossimità di rare zone industriali e centri con importanti sistemi di condizionamento, senza dimenticare i locali pubblici. Ma questo è fisiologico. Anche il rumore provocato dal traffico è in linea con tutte le altre realtà regionali».

12 luglio 2010

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