Testimoni sul palco, contro il femminicidio

Testimoni sul palco, contro il femminicidio
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Uno degli  eventi più attesi della stagione teatrale biellese è in programma domenica, alle ore 21,  al Sociale Villani, con lo spettacolo Ferite a Morte,   un progetto teatrale sul femminicidio scritto e diretto da Serena Dandini, un’antologia di monologhi sulla falsariga della famosa antologia di Spoon River di Edgar Lee Master costruita con la collaborazione di Maura Misiti, ricercatrice del Cnr.
I testi attingono alla cronaca e alle indagini giornalistiche per dare voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un “ex”.

L’evento teatrale, in cui numerose donne illustri e note al grande pubblico danno voce a un immaginario racconto postumo delle vittime, vuole essere un’occasione di riflessione, un tentativo di coinvolgere l’opinione pubblica, i media e le istituzioni.
La scena è sobria: un grande schermo rimanda filmati ed immagini evocativi, la musica accompagna le donne a raccontare la loro storia assieme agli oggetti che hanno caratterizzato la loro tragica avventura.
 Sul palco, ad interpretare le vittime, quattro attrici che si alternano a dare voce a queste storie: Lella Costa (nella foto), celeberrima protagonista dei palcoscenici italiani e icona del teatro civile, Orsetta de’ Rossi, volto noto del cinema e della televisione, Giorgia Cardaci, attrice attiva tra grande e piccolo schermo, e Rita Pelusio, fuoriclasse del teatro comico nostrano.

La regista. «Tutti i monologhi di Ferite a Morte - spiega Serena Dandini - ci parlano dei delitti annunciati, degli omicidi di donne da parte degli uomini che avrebbero dovuto amarle e proteggerle. Non a caso i colpevoli sono spesso mariti, fidanzati o ex, una strage familiare che, con un’impressionante cadenza, continua tristemente a riempire le pagine della nostra cronaca quotidiana. Dietro le persiane chiuse delle case italiane si nasconde una sofferenza silenziosa e l’omicidio è solo la punta di un iceberg di un percorso di soprusi e dolore che risponde al nome di violenza domestica. Per questo pensiamo che non bisogna smettere di parlarne e cercare, anche attraverso il teatro, di sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica».
Dopo quindici eventi ‘sold out’ nelle più grandi arene italiane, con l’autunno 2013 “Ferite a Morte” ha preso due strade:  un tour internazionale che è approdato all’Onu a New York, nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e ha fatto tappa anche a Washington, Bruxelles e Londra; contemporaneamente è partita una tournée sul territorio nazionale  con un calendario serratissimo con quasi cinquanta appuntamenti, lungo tutto lo Stivale.
A Biella arriverà da Parma e proseguirà ad Ivrea.

 Ferite a Morte è anche un blog che raccoglie e diffonde notizie sul tema della violenza alle donne, informazioni sui centri di accoglienza, segnalazioni di progetti messi in atto dai sostenitori per avviare buone pratiche in materia, storie, appuntamenti, iniziative nate sulla scia dei testi di Serena Dandini.
Al blog sono associati una pagina Facebook e un profilo Twitter, utili da un lato a rendere virale la diffusione dei contenuti, dall’altro a concentrare in quel luogo virtuale una comunità di uomini e donne uniti dalla necessità e dall’urgenza di questa battaglia di civiltà.
E’ anche un libro (edito da Rizzoli) e un sito www.feriteamorte.it che raccoglie informazioni, petizioni, notizie sul tema della violenza di genere.

Info e biglietti: platea 24  e,  palchi 20  e,  galleria 15  e. Prevendita al Teatro Sociale dal martedì al sabato, ore 18-19,30 e da Cigna Dischi in via Italia, orari negozio.

 

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