Svolta nelle indagini legate alle telecamere ai semafori. Lunedì il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Biella si è presentato a Salussola, su richiesta del sostituto procuratore Maria Serena Iozzo, per il sequestro del famoso “Vista Red”, l’impianto capace di filmare gli automobilisti che transitano con il semaforo rosso lungo la provinciale che attraversa il paese. Contestualmente sono stati emessi avvisi di garanzia nei confronti del sindaco Mario Lacchia e dell’ex assessore Patrizio Labianco (oggi è consigliere comunale di maggioranza), per il reato di abuso d’ufficio.
«Un atto dovuto - spiega il legale del Comune, Giancarlo Petrini - direttamente collegato al provvedimento di sequestro preventivo disposto dalla procura. L’impianto, che non è più in funzione da lunedì scorso, è rimasto al proprio posto perché proprio ieri era in programma un sopralluogo dei tecnici incaricati dai Giudici di pace di Biella di eseguire una perizia sul funzionamento del Vista Red».
Gli uomini della Guardia di finanza hanno provveduto a piombare l’impianto in attesa che venga conclusa la perizia affidata a un tecnico superpartes del Politecnico di Torino, all’ingegnere trasportista del Politecnico di Milano Lorenzo Mussone nominato dal comitato dei multati e all’ingegnere Michele Girardi di Bassano del Grappa nominato dal Comune.
Un altro avviso di garanzia è stato poi emesso nei confronti del legale rappresentante della Traffic Tecnology di Marostica, la società che ha fornito le telecamere a Salussola. Il reato ipotizzato è quello di frode in pubbliche forniture.
Gli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, oltre al sequestro dell’impianto, si sono fatti consegnare tutti i contratti, le delibere e i documenti legati alla vicenda del Vista Red, da quando è partita la contrattazione sino ad oggi. Nell’operazione sono state perquisite anche le abitazioni del sindaco Lacchia e dell’ex assessore Labianco. «Come accade in questi casi - spiega l’avvocato Petrini - vengono controllate anche le case. Mi risulta che la perquisizione abbia comunque dato esito negativo, i documenti erano tutti quanti in Comune».
Dunque, dopo Gaglianico, anche le telecamere di Salussola si spengono in attesa che la giustizia faccia il suo corso. Entusiasmo per quanto avvenuto viene espresso dal comitato dei multati, che aveva presentato alcuni mesi fa un esposto anche su Salussola. «In queste ultime settimane - spiega il portavoce Marco Zanolini - il comitato aveva a più riprese fornito agli inquirenti elementi su presunte anomalie del sistema Vista Red. Ora ci si aspetta una forte accelerazione dell’accoglimento dei ricorsi anche su Salussola, così come da tempo avviene per Gaglianico. Visti gli avvisi di garanzia verso gli amministratori di Salussola, l’invito è lo stesso che formulammo al sindaco di Gaglianico: annullamento di tutto in autotutela».
Ma Zanolini non si ferma qui e aggiunge: «Doveroso quindi richiedere l’annullamento dei verbali circolanti, il ritiro dei ricorsi giacenti negli uffici dei Giudici di pace, la restituzione dei soldi e dei punti a chi ha pagato e soprattutto quello che il comitato si aspetta veramente è che le spese della perizia ordinata dalla Giudice De Vito siano imputate interamente al Comune». Martedì prossimo, dalle 21, al bar Girasole di Sandigliano, verranno raccolte le richieste di rimborso da parte del comitato.
Enzo Panelli
panelli@primabiella.it
19 febbraio 2009
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