Le emozioni di Tampalini

Le emozioni di Tampalini
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(24 ago) Per questa sera, mercoledì 24, la collezione di classica di “Biella Estate” offre un recital del chitarrista bresciano Giulio Tampalini (nella foto; piazza del Battistero, ore 21; gratuito, tel.: 015-450.72.12). Si tratta di uno degli artisti delle sei corde classiche più affermati sul piano nazionale, in particolare tra le generazioni degli interpreti under 40.

La formazione. Dopo gli studi di conservatorio ha coltivato studi di alto perfezionamento sotto la guida di luminari della chitarra classica come Eliot Fisk, Dusan Bogdanovic e il vercellese Angelo Gilardino; anche grazie a successi colti in concorsi internazionali - tra gli altri il “Narciso Yepes” di Sanremo, il Torneo Internazionale di Musica, il “Pittaluga di Alessandria e il “Segovia” di Granada - è protagonista di una carriera concertistica di notevole spessore, che lo ha portato in tutta Europa, Asia, Stati Uniti sia in recital sia come solista con orchestre di rilievo, tra le quali l’Orchestra Sinfonica dell’Andalusia, i “Solisti Europei” di Lussemburgo, l’Orchestra Filarmonica di Rotterdam, l’Orchestra Filarmonica di Lisbona, i Solisti della Scala di Milano e la Point Chamber Orchestra di Pittsburgh.
Per questa sera, mercoledì 24, la collezione di classica di “Biella Estate” offre un recital del chitarrista bresciano Giulio Tampalini (nella foto; piazza del Battistero, ore 21; gratuito, tel.: 015-450.72.12). Si tratta di uno degli artisti delle sei corde classiche più affermati sul piano nazionale, in particolare tra le generazioni degli interpreti under 40.

La formazione. Dopo gli studi di conservatorio ha coltivato studi di alto perfezionamento sotto la guida di luminari della chitarra classica come Eliot Fisk, Dusan Bogdanovic e il vercellese Angelo Gilardino; anche grazie a successi colti in concorsi internazionali - tra gli altri il “Narciso Yepes” di Sanremo, il Torneo Internazionale di Musica, il “Pittaluga di Alessandria e il “Segovia” di Granada - è protagonista di una carriera concertistica di notevole spessore, che lo ha portato in tutta Europa, Asia, Stati Uniti sia in recital sia come solista con orchestre di rilievo, tra le quali l’Orchestra Sinfonica dell’Andalusia, i “Solisti Europei” di Lussemburgo, l’Orchestra Filarmonica di Rotterdam, l’Orchestra Filarmonica di Lisbona, i Solisti della Scala di Milano e la Point Chamber Orchestra di Pittsburgh.
Le musiche. Il programma musicale disegnato da Tampalini è veramente ricco, anche di lineamenti virtuosistici. Si comincia con la trascrizione per chitarra, firmata da Andrés Segovia, della nota Ciaccona di Bach appartenente alla Partita BWV 1004 per violino. Per il resto, il menù oscilla tra la creatività chitarristica originale dell’Ottocento e del Novecento, con una certa predilezione per aspetti della produzione iberica; il secondo dei tre Rondò brillanti op. 2 del madrileno Aguado fa da ponte tra Bach e l’unica gemma italiana incastonata nel programma, il “Capriccio diabolico” di Castelnuovo-Tedesco, omaggio a Paganini anche sul fronte dell’acrobaticità. Seconda parte in equilibrio tra l’elogio della Hispanidad espresso dai "Tre pezzi spagnoli" di Rodrigo e una miniantologia di opere di Tárrega.
Marco Rosin

24 agosto 2011

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