Studenti premiati al Senato
(22 feb) La classe quinta della scuola primaria di Cerrione Vergnasco ha ricevuto la menzione di merito nell’ambito del concorso “Vorrei una legge che...”, promosso dal Senato della Repubblica in collaborazione con il ministero dell’Istruzione.
Alla cerimonia di premiazione, in programma questa mattina alle 10 a Palazzo Madama, alla presenza del presidente del Senato, Renato Schifani, hanno partecipato, in rappresentanza dei diciassette piccoli alunni, le insegnanti Vilma Balegno e Anna Forno, accompagnate dal preside, Aldo Leonardo Macrì.
La classe quinta della scuola primaria di Cerrione Vergnasco ha ricevuto la menzione di merito nell’ambito del concorso “Vorrei una legge che...”, promosso dal Senato della Repubblica in collaborazione con il ministero dell’Istruzione.
Alla cerimonia di premiazione, in programma questa mattina alle 10 a Palazzo Madama, alla presenza del presidente del Senato, Renato Schifani, hanno partecipato, in rappresentanza dei diciassette piccoli alunni, le insegnanti Vilma Balegno e Anna Forno, accompagnate dal preside, Aldo Leonardo Macrì.
Il concorso. Era dedicato all’Unità d’Italia, nel 150° anniversario, il tema del concorso che ha coinvolto migliaia di bambini delle scuole primarie di tutta Italia. Lasciati liberi di esprimersi, i giovanissimi hanno avanzato proposte di legge attraverso filmati, disegni, poesie, canti e cartelloni, corredati da un “diario delle discussioni” che testimonia il percorso di approfondimento e le modalità di decisione adottati dagli studenti nelle varie fasi di realizzazione.
Quindici i lavori selezionati, tre i vincitori di questa terza edizione.
L’elaborato biellese. «Il progetto sul quale hanno lavorato i nostri ragazzi - spiega la maestra Vilma Balegno - riguarda una legge che regoli le discussioni pubbliche dal Parlamento al condominio». Contesti e situazioni nei quali, come spiegano gli studenti nell’elaborato, i comportamenti devono ispirarsi alle seguenti regole: «Niente violenza fisica. Niente gestacci e parolacce. Niente prese in giro e bestemmie». Regole che, si legge in un altro passaggio del lavoro, nelle parole che un cinghiale rivolge ai suoi cuccioli, «servono per il nostro bene e quindi dobbiamo rispettarle tutti, anche voi che siete piccolini».
La realizzazione. «La classe ha lavorato al concorso nel primo trimestre dell’anno scolastico in corso - dice ancora la maestra Vilma Balegno - e ha presentato il suo progetto, con allegato il diario delle discussioni, sotto forma di libro interattivo. Il lavoro è stato poi inviato alla direzione regionale, che ha effettuato una prima significativa scrematura dei progetti partecipanti, ed è quindi approdato a Roma. Siamo tra le quindici scuole di tutta Italia che sono state premiate. Di queste, solo quattro sono del Nord: la nostra, una della provincia di Torino, una di Vicenza e una di Venezia».
Il premio. Oggi a Roma le insegnanti e il preside della scuola hanno ritirato una targa, mentre agli studenti biellesi verrà inviato in seguito del materiale informativo sulla vita delle istituzioni.
Gli elaborati resteranno esposti fino a venerdì nella Sala Maccari di Palazzo Madama.
Lara Bertolazzi
bertolazzi@primabiella.it
22 febbraio 2011