Stoffa Film Fest, “trame” sul tessuto

Stoffa Film Fest, “trame” sul tessuto
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BIELLA - Seguire una trama che, contrariamente a quanto viene facile e istantaneo da immaginare se ci si riferisce con un termine simile al Biellese, non al tessuto appartiene. O, meglio, non solo. Nel caso di “Stoffa Film Fest” la trama è, infatti, quella resa su pellicola, da autori tra i più famosi, lungo il susseguirsi di scene più o meno note, nel complesso di lunghe come corte produzioni cinematografiche accomunate dal filone della moda. 

Basta, infatti, aggiungere a “Stoffa” dei punti per trasformare il segno particolare dell’identità biellese - inteso come sapienza tessile, lavorazioni uniche, competenze diffuse - in “Sto.of.fa” ovvero “Stories of Fashion”. Che altro non è che il progetto nato dalla collaborazione firmato dal Centro di Documentazione “Adriano Massazza Gal”, dall’Unione Industriale Biellese, dalla Camera di Commercio di Biella e dalla Fondazione Cassa Risparmio di Biella per dare impulso alla video-narrazione di passato, presente e futuro della storica industria locale.

Da un lato, “St.of.fa. - Stories of Fashion”, promuove quest’anno la terza edizione del concorso “Corto Biellese”  (www.cortobiellese.it), premio per opere audiovisive e reportage fotografici capaci di raccontare e valorizzare le peculiarità del distretto del tessile e della moda. D’altra parte, dalla collaborazione tra il progetto St.of.fa. - Stories of Fashion e l’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea, l’Atl Biellese e soprattutto la Cineteca Nazionale e della Film Commission Torino Piemonte nasce, ora, lo “Stoffa Biella Film Fest”. Progetto che inaugurerà il suo “anno zero” domani, mercoledì 4 novembre, alle ore 18, al SellaLab, dove si svolgerà un’introduzione alla rassegna, per la quale si conoscono già date e luoghi: martedì 17 e mercoledì 18 novembre al Cinema Verdi di Candelo, giovedì 19 novembre all’Auditorium Banca Sella e sabato 21 novembre all’auditorium di Città Studi. 

Ma non i contenuti. Anticipa, dunque, qualche dettaglio Elena Testa, che con Sergio Toffetti, direttore del Centro sperimentale di cinematografia del Piemonte, ha curato l’evento: «Si tratta di una quattro giorni dedicata a una rassegna che indaga nei rapporti tra cinema e moda, soffermandosi con passione sugli episodi in cui il mondo del tessile biellese ha accolto le telecamere. Proporremo introduzioni per mezzo di lungometraggi, quindi seguiranno vecchie réclame e documentari, che raccontano i mondi dell’impresa». 

Il tutto impreziosito dalla mano di talenti quali Michelangelo Antonioni, Wim Wenders, Luchino Visconti, Jean Luc Godard. A fare da sfondo, eppure protagoniste, le realtà del Lanificio filatura di Tollegno, il Lanificio Fratelli Cerruti, Fila, Zegna Baruffa Lane Borgosesia. Ognuna con la propria “doppia” trama.

Giovanna Boglietti       

BIELLA - Seguire una trama che, contrariamente a quanto viene facile e istantaneo da immaginare se ci si riferisce con un termine simile al Biellese, non al tessuto appartiene. O, meglio, non solo. Nel caso di “Stoffa Film Fest” la trama è, infatti, quella resa su pellicola, da autori tra i più famosi, lungo il susseguirsi di scene più o meno note, nel complesso di lunghe come corte produzioni cinematografiche accomunate dal filone della moda. 

Basta, infatti, aggiungere a “Stoffa” dei punti per trasformare il segno particolare dell’identità biellese - inteso come sapienza tessile, lavorazioni uniche, competenze diffuse - in “Sto.of.fa” ovvero “Stories of Fashion”. Che altro non è che il progetto nato dalla collaborazione firmato dal Centro di Documentazione “Adriano Massazza Gal”, dall’Unione Industriale Biellese, dalla Camera di Commercio di Biella e dalla Fondazione Cassa Risparmio di Biella per dare impulso alla video-narrazione di passato, presente e futuro della storica industria locale.

Da un lato, “St.of.fa. - Stories of Fashion”, promuove quest’anno la terza edizione del concorso “Corto Biellese”  (www.cortobiellese.it), premio per opere audiovisive e reportage fotografici capaci di raccontare e valorizzare le peculiarità del distretto del tessile e della moda. D’altra parte, dalla collaborazione tra il progetto St.of.fa. - Stories of Fashion e l’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea, l’Atl Biellese e soprattutto la Cineteca Nazionale e della Film Commission Torino Piemonte nasce, ora, lo “Stoffa Biella Film Fest”. Progetto che inaugurerà il suo “anno zero” domani, mercoledì 4 novembre, alle ore 18, al SellaLab, dove si svolgerà un’introduzione alla rassegna, per la quale si conoscono già date e luoghi: martedì 17 e mercoledì 18 novembre al Cinema Verdi di Candelo, giovedì 19 novembre all’Auditorium Banca Sella e sabato 21 novembre all’auditorium di Città Studi. 

Ma non i contenuti. Anticipa, dunque, qualche dettaglio Elena Testa, che con Sergio Toffetti, direttore del Centro sperimentale di cinematografia del Piemonte, ha curato l’evento: «Si tratta di una quattro giorni dedicata a una rassegna che indaga nei rapporti tra cinema e moda, soffermandosi con passione sugli episodi in cui il mondo del tessile biellese ha accolto le telecamere. Proporremo introduzioni per mezzo di lungometraggi, quindi seguiranno vecchie réclame e documentari, che raccontano i mondi dell’impresa». 

Il tutto impreziosito dalla mano di talenti quali Michelangelo Antonioni, Wim Wenders, Luchino Visconti, Jean Luc Godard. A fare da sfondo, eppure protagoniste, le realtà del Lanificio filatura di Tollegno, il Lanificio Fratelli Cerruti, Fila, Zegna Baruffa Lane Borgosesia. Ognuna con la propria “doppia” trama.

Giovanna Boglietti       

 

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