“Star Wars” record: 750 prenotati al Mazzini

“Star Wars” record: 750 prenotati al Mazzini
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BIELLA - Sono 750 i biglietti prevenduti al Mazzini per Stars Wars - Il risveglio della forza che uscirà nelle sale italiane dopodomani, mercoledì 16 (con due giorni di anticipo rispetto alla distribuzione negli Stati Uniti). Anche in città, dunque, c’è attesa per il settimo capitolo della saga, il primo firmato da J.J. Abrams, il visionario regista di Mission: Impossible III, Super8 e del più recente dittico di Star Trek, nonché produttore di serie televisive di culto come Lost e Alias. 

Il film sarà visibile al Mazzini in 3D e poi all’Odeon in versione normale in 2D. Sarà, Il risveglio della forza, l’inizio di una nuova trilogia, la terza, di un’opera che intreccia avventure spaziali e filosofia, contaminazione dei generi (fantascienza, western, fantasy) e saga familiare con colpi di scena mélo. La numerazione è diventata fondamentale per districarsi nel mondo creato da George Lucas nel 1977, quando uscì Guerre stellari, film fondamentale non solo per la fantascienza ma per la storia del cinema. Tutto sembrava cronologicamente ordinato. Al capolavoro d’esordio seguirono L’Impero colpisce ancora (1980) e Il ritorno dello Jedi (1983), gli altri due film non diretti dal regista che, dalla metà degli anni Settanta, ha consacrato la vita lavorativa alla sua creatura stellare. Ma poi tutto cambiò. Tra il 1999 e il 2005 uscì la seconda trilogia (La minaccia fantasma, L’attacco dei cloni, La vendetta dei Sith), ovvero i capitoli “I, II, III” della saga, narrativamente precedenti ai primi tre che divennero così gli episodi “IV, V, VI”. Con Il risveglio della forza si compie un altro salto temporale nella cronologia. Infatti, questo nuovo primo capitolo si colloca una trentina d’anni dopo Il ritorno dello Jedi, che chiuse quella che allora era la prima serie, divenuta poi la seconda.

In questo andirivieni non è facile districarsi. Ma J.J. Abrams, che ha scritto Il risveglio della forza, dove appaiono personaggi mai incontrati prima, con Lawrence Kasdan (già sceneggiatore degli episodi del 1980 e del 1983, oltre a essere uno dei migliori cineasti americani degli anni Ottanta e seguenti), ha affermato: «Abbiamo potuto usare ciò che era venuto prima in modo molto naturale, perché non avevamo la necessità di riavviare nulla. Non dovevamo inventarci una premessa narrativa che avesse un senso: è già tutto lì. Ma questi nuovi personaggi, il punto cruciale del film, si trovano in nuove situazioni, così anche se non sai nulla di Guerre stellari sei comunque lì con loro. E se sei un fan, ciò che essi vivono avrà un significato maggiore».

Giuseppe Gariazzo

BIELLA - Sono 750 i biglietti prevenduti al Mazzini per Stars Wars - Il risveglio della forza che uscirà nelle sale italiane dopodomani, mercoledì 16 (con due giorni di anticipo rispetto alla distribuzione negli Stati Uniti). Anche in città, dunque, c’è attesa per il settimo capitolo della saga, il primo firmato da J.J. Abrams, il visionario regista di Mission: Impossible III, Super8 e del più recente dittico di Star Trek, nonché produttore di serie televisive di culto come Lost e Alias. 

Il film sarà visibile al Mazzini in 3D e poi all’Odeon in versione normale in 2D. Sarà, Il risveglio della forza, l’inizio di una nuova trilogia, la terza, di un’opera che intreccia avventure spaziali e filosofia, contaminazione dei generi (fantascienza, western, fantasy) e saga familiare con colpi di scena mélo. La numerazione è diventata fondamentale per districarsi nel mondo creato da George Lucas nel 1977, quando uscì Guerre stellari, film fondamentale non solo per la fantascienza ma per la storia del cinema. Tutto sembrava cronologicamente ordinato. Al capolavoro d’esordio seguirono L’Impero colpisce ancora (1980) e Il ritorno dello Jedi (1983), gli altri due film non diretti dal regista che, dalla metà degli anni Settanta, ha consacrato la vita lavorativa alla sua creatura stellare. Ma poi tutto cambiò. Tra il 1999 e il 2005 uscì la seconda trilogia (La minaccia fantasma, L’attacco dei cloni, La vendetta dei Sith), ovvero i capitoli “I, II, III” della saga, narrativamente precedenti ai primi tre che divennero così gli episodi “IV, V, VI”. Con Il risveglio della forza si compie un altro salto temporale nella cronologia. Infatti, questo nuovo primo capitolo si colloca una trentina d’anni dopo Il ritorno dello Jedi, che chiuse quella che allora era la prima serie, divenuta poi la seconda.

In questo andirivieni non è facile districarsi. Ma J.J. Abrams, che ha scritto Il risveglio della forza, dove appaiono personaggi mai incontrati prima, con Lawrence Kasdan (già sceneggiatore degli episodi del 1980 e del 1983, oltre a essere uno dei migliori cineasti americani degli anni Ottanta e seguenti), ha affermato: «Abbiamo potuto usare ciò che era venuto prima in modo molto naturale, perché non avevamo la necessità di riavviare nulla. Non dovevamo inventarci una premessa narrativa che avesse un senso: è già tutto lì. Ma questi nuovi personaggi, il punto cruciale del film, si trovano in nuove situazioni, così anche se non sai nulla di Guerre stellari sei comunque lì con loro. E se sei un fan, ciò che essi vivono avrà un significato maggiore».

Giuseppe Gariazzo

 

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