Sessera, diga da 12 milioni di metri cubi d'acqua

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(19 lug) Dodici milioni di metri cubi d’acqua. Un muro di novanta metri. Una dimensione complessiva circa dieci volte superiore quella attuale. Sono queste le misure della nuova diga progettata dal Consorzio della Baraggia. L’invaso dovrebbe essere realizzato a qualche centinaio di metri di distanza dall’attuale, a valle, in località Oro della Lama. Dodici milioni di metri cubi d’acqua. Un muro di novanta metri. Una dimensione complessiva circa dieci volte superiore quella attuale. Sono queste le misure della nuova diga progettata dal Consorzio della Baraggia. L’invaso dovrebbe essere realizzato a qualche centinaio di metri di distanza dall’attuale, a valle, in località Oro della Lama. Tra i pochi ad aver visto il progetto c’è il sindaco di Portula Vanni Schirato, che oltre a dare qualche anticipazione, aggiunge: «Verrà realizzata una galleria del diametro di cinque metri, che raggiungerà il lago delle Mischie. Poi sarà distrutto il vecchio muro. Saranno utilizzate le condotte della “Maria Zegna” per portare l’acqua in pianura. Ci sarà una centrale per l’energia elettrica che produrrà 5 milioni di euro di utili, parte dei quali ricadranno sul territorio. Ho visto il progetto, presentato nel mio Comune. Sono previste gallerie, strade, infrastrutture. E lavori per centinaia di operai. Continuo a dichiararmi favorevole. Le ricadute promesse sono un’occasione». Il consiglio dei delegati del Consorzio di Bonifica della Baraggia, riunitosi nelle scorse settimane, con la partecipazione del presidente Carlo Goio, dei vice Luigino Casalotti e Giovanni Oliaro, dei consiglieri e in rappresentanza dei 36 Comuni del comprensorio, oltre al direttore generale Alessandro Iacopino e a Carmelo Iacopino, ha approvato il progetto definitivo del rifacimento dell’invaso sul torrente Sessera e relative opere di utilizzazione dell’acqua. Nel corso della riunione l’ingegnere Domenico Castelli ha illustrato il progetto (che consta di 460 tavole di disegno e occupa alcuni metri cubi) attraverso numerose immagini proiettate soffermandosi soprattutto sulle scelte tecniche e operative adottate. Castelli ha evidenziato che la nuova diga sarà situata a circa 300 metri a valle di quella esistente e che l’estensione dell’invaso nei due torrenti interessati, il Sessera e il Dolca, sarà di 450 metri in più rispetto all’invaso esistente realizzato nel 1960. «L’opera - è stato diffuso nella nota del Baraggia - avrà lo scopo di pervenire alla soluzione di diversi obiettivi privilegiando le esigenze primarie dell’agricoltura in tutto il territorio senza dimenticare quelle idropotabili e quelle energetiche». Il Consorzio Baraggia, richiamando i piani idrici regionali, nella stessa nota ufficiale, affermava che il progetto «non potrà prescindere da un attento confronto con le Comunità locali interessate dagli interventi in attuazione di quanto statuito dall’articolo 40 del Piano di tutela delle acque al fine di individuare quelle opere e quegli accorgimenti progettuali e gestionali atti a limitare e mitigare l’impatto ambientale, prima e dopo i lavori, attività per il cui avvio il Consorzio ha già interessato gli organi regionali competenti e per far fronte alla quale il progetto ha preventivato sostanziali provvidenze economiche». Carmelo Iacopino, direttore del Consorzio, aggiunge: «Sì la capienza sarà di 12 milioni di metri cubi d’acqua. Io la farei anche più grande, se le necessità lo richiedessero. Qual è il problema?».

19 luglio 2010

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