Sempre meno pediatri, è emergenza

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(15 feb) L’allarme è a livello regionale ma tocca anche il Biellese. Il numero di pediatri che operano in Piemonte è sempre minore e nei prossimi anni, con i pensionamenti di parecchi specialisti e, soprattutto, senza ricambi, la situazione potrebbe diventare ancora più complicata. Attualmente in Regione ci sono 40 pediatri di libera scelta in meno rispetto all’organico previsto e questo si traduce nella mancanza di specialisti in determinati territori, principalmente quelli più difficili da raggiungere. L’allarme è a livello regionale ma tocca anche il Biellese. Il numero di pediatri che operano in Piemonte è sempre minore e nei prossimi anni, con i pensionamenti di parecchi specialisti e, soprattutto, senza ricambi, la situazione potrebbe diventare ancora più complicata. Attualmente in Regione ci sono 40 pediatri di libera scelta in meno rispetto all’organico previsto e questo si traduce nella mancanza di specialisti in determinati territori, principalmente quelli più difficili da raggiungere. L’allarme viene lanciato dal segretario regionale della Federazione italiana medici pediatri, Nico Sciolla, e viene raccolta a livello provinciale dal segretario Fimp Ettore Amosso che dice: «Al momento l’unica zona scoperta nel Biellese è quella della Valle di Mosso dove i bambini sono comunque seguiti dai medici di base. Il problema dell’assenza di pediatri, dunque, è presente ma non ancora preoccupante». Anche se gli effetti si potrebbero far sentire presto. «Beh - sottolinea Amosso - diversi specialisti di libera scelta sono prossimi alla pensione e quindi bisognerà pensare al loro rimpiazzo».
Cosa resa particolarmente difficile dalla situazione a livello nazionale. «Come federazione - aggiunge Amosso - stiamo cercando ad esempio una soluzione con la direzione sanitaria dell’ospedale per coprire la zona di Valle Mosso, ma parlarne ora è troppo prematuro. Il problema comunque rimane e deve essere il Ministero a cambiare il numero di studenti da ammettere alle scuole di specialità. Solo così ci sarà più disponibilità di pediatri».
Anche Sciolla si sta muovendo sul fronte della politica. Il segretario regionale ha infatti presentato un dettagliatissimo dossier ai due candidati presidenti in corsa per le regionali di marzo, per far presente la situazione e chiedere un intervento urgente.
Sul fronte dell’Asl il direttore del distretto di Biella, Luigi Savoia, dice: «Nell’ultimo anno siamo riusciti a coprire la zona di Masserano trovando un pediatra di libera scelta. Dunque rimane ancora scoperta l’area della Valle di Mosso dove i medici di base seguono comunque i bambini. Grazie all’accordo fatto proprio con la Federazione dei pediatri, inoltre, abbiamo aperto, a turno, gli ambulatori dei medici specialisti il sabato mattina, dando un ulteriore servizio che rimarrà in vigore fino ad aprile». E proprio su questo aspetto Amosso conclude: «Poi tireremo le somme e vedremo se riproporlo. E’ un servizio che noi pediatri abbiamo messo in campo per dare risposte alla cittadinanza. I bambini che si rivolgono ai tre ambulatori aperti a turno il sabato saranno seguiti anche se non iscritti nella lista di quel medico. Una opportunità dunque anche per i bambini della Valle di Mosso in attesa di trovare soluzioni».

15 febbraio 2010

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