Scuole sicure, la città è quinta
Scuole sicure, la città è quinta Dopo la tragedia torinese il Rapporto nazionale premia Biella |
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La tragedia del liceo Darwin di Rivoli, dove un ragazzo di soli 17 anni è morto e altri 17 sono rimasti feriti a causa del crollo di un soffitto, riaccende i riflettori sul tema sicurezza nelle scuole. In Italia, secondo il rapporto stilato da Legambiente sugli edifici che ospitano le aule per le lezioni, circa 10mila stabili non risultano a norma, ossia il 24 per cento del totale. |
Scuole sicure, la città è quinta |
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Lorem La tragedia del liceo Darwin di Rivoli, dove un ragazzo di soli 17 anni è morto e altri 17 sono rimasti feriti a causa del crollo di un soffitto, riaccende i riflettori sul tema sicurezza nelle scuole. In Italia, secondo il rapporto stilato da Legambiente sugli edifici che ospitano le aule per le lezioni, circa 10mila stabili non risultano a norma, ossia il 24 per cento del totale. Ma dallo studio emerge anche un altro aspetto preoccupante della vicenda. Ossia la scarsa disponibilità da parte delle amministrazione locali a investire su questa partita. E a Biella? Il discorso, fortunatamente, da noi si capovolge. La città risulta al quinto posto a livello nazionale come sicurezza nel Rapporto di Legambiente sul 2008, preceduta solamente da Prato, Asti, Forlì e Livorno. Proprio su questo tema, il sindaco di Biella, Vittorio Barazzotto, durante la serata al Sociale in cui ha annunciato la sua ricandidatura, ha fornito dati significativi. «Per l’edilizia scolastica - ha sottolineato - abbiamo speso in questi anni 4 milioni di euro».
Biella dunque virtuosa sotto questo aspetto e seconda solo ad Asti in Piemonte. A premiare la città ha influito molto la politica energetica messa in campo, con la ricerca di fonti alternative per ridurre gli sprechi. Ma il rapporto di Legambiente prende in esame anche le manutenzioni che vengono fatte, la posizione delle scuole e l’eventuale rischio sismico, gli investimenti messi in campo per rendere sicuri gli ambienti. E in effetti a Biella di casi clamorosi non se ne sono mai verificati. Salvo qualche caso di intonaco che si è staccato o altri danni causati da allagamenti, la situazione pare assolutamente sotto controllo. Nel resto del Piemonte, a parte Vercelli, bocciata da Legambiente per non aver fornito nessun dato, Verbania si piazza al nono posto, Novara al 19°, Torino al 24° e Cuneo al 57°. Maglie nere, secondo Legambiente, sono invece le città di Salerno, Crotone, Genova, Sassari e Catania. Sulla vicenda della morte dello studente di Rivoli interviene anche Cobas Piemonte che ieri ha organizzato un presidio a Torino. «Ora diranno che si tratta di una “tragica fatalità” - sostengono - , ma noi non intendiamo accettare simili scuse. E’ assurdo che un ragazzo muoia andando a scuola per negligenze altrui, siamo indignati. Lo abbiamo ripetuto tante volte, sulla scuola pubblica bisogna investire, è inaccettabile che ogni legge finanziaria preveda tagli all’istruzione e alla messa in sicurezza degli edifici. In Italia oltre il 40% delle scuole non possiede il certificato di agibilità statica; il 34,92% è stato costruito prima del 1974 e il 13,42% tra il 1940 e il 1970. La scuola è investimento sul futuro, ecco perché risparmiare sulla pelle degli studenti e dei lavoratori è criminale». Enzo Panelli 26 novembre 2008 |
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