Oggi l'addio al ciclista Sanna

Oggi l'addio al ciclista Sanna
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(20 ott) E’ morto Vanni Sanna, genio e sregolatezza del ciclismo locale. Aveva 43 anni. Stroncato da un aneurisma cerebrale, è stato uno dei personaggi delle due ruote più famosi di qualche anno fa, dalle nostre parti. Ricoverato d’urgenza l’ex ciclista è deceduto martedì mattina all’ospedale di Novara. Nel mondo del ciclismo anche a distanza di qualche anno le sue imprese e le sue capacità non sono state dimenticate. Anzi. Gli sopravvivono, avvolte in un alone di rispetto e di rammarico. La sua carriera fu infatti caratterizzata da luci e ombre, anche per una certa incapacità di mettere a frutto un talento non comune, adottando uno stile di vita irreprensibile. Gli alti e bassi contraddistinsero anche la sua vita professionale e lontano dalle piste, alternando momenti di fortuna ad altri di difficoltà. E’ morto Vanni Sanna, genio e sregolatezza del ciclismo locale. Aveva 43 anni. Stroncato da un aneurisma cerebrale, è stato uno dei personaggi delle due ruote più famosi di qualche anno fa, dalle nostre parti. Ricoverato d’urgenza l’ex ciclista è deceduto martedì mattina all’ospedale di Novara. Nel mondo del ciclismo anche a distanza di qualche anno le sue imprese e le sue capacità non sono state dimenticate. Anzi. Gli sopravvivono, avvolte in un alone di rispetto e di rammarico. La sua carriera fu infatti caratterizzata da luci e ombre, anche per una certa incapacità di mettere a frutto un talento non comune, adottando uno stile di vita irreprensibile. Gli alti e bassi contraddistinsero anche la sua vita professionale e lontano dalle piste, alternando momenti di fortuna ad altri di difficoltà.

Il presidente. «Era un ragazzo generoso - ricorda oggi il presidente provinciale della federazione ciclistica, Enrico Trivellato -. Negli anni d’oro della carriera era sempre pronto a dividere i guadagni importanti con chi gli stava accanto. Se poi si trovava in difficoltà, invece, tanti presunti amici di sicuro sparivano molto velocemente... Che dire? Era nato per andare in bicicletta. E pur vincendo gare di livello avrebbe potuto certamente fare ancora di più. Ricordo che fu ingaggiato da un’importante squadra di Milano e che tra le altre competizioni vinse un giro della Valsesia in tre tappe. Quella di oggi è proprio una brutta notizia da commentare».

L’ultimo saluto. I funerali si svolgeranno oggi, giovedì, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, affidati alla impresa Minero. Sanna risultava libero professionista e abitava in via Marconi. Ha lasciato la mamma Leonora Masiero vedova Sanna, il figlio Stefano, la sorella Maria Luisa con Alessandro, il nipote Andrea ed altri parenti.

Il commento. Commosso e turbato il dirigente del Pedale Cossatese Fausto Dondi alla notizia della morte di Vanni Sanna: «Da giovane era stato un ottimo corridore ciclista, un atleta completo, forte sia in volata sia nelle corse dure. Da dilettante, aveva militato nella Fossanese, ed anche all’Ucab Biella, vincendo tantissime gare. Aveva corso, da dilettante, assieme ad Andrea Paluan ed a Marco Bellini, con dei risultati anche sorprendenti. Dotato di un fisico eccezionale, sopportava la fatica con eccezionale facilità. Era un gran sportivo. Lasciato il professionismo Vanni Sanna, che aveva anche gareggiato per la Cicli Gervasio, della quale ero direttore sportivo, aveva continuato a correre fra gli amatori e, seguito da Francesco Moser, del quale era diventato un grande amico, aveva anche stabilito, in quegli anni, il record mondiale dell’ora amatoriale».

Il ricordo. Anche Ugo Pinarello giornalista e storico dirigente federale ricorda le imprese di Sanna: «Fin da giovane aveva messo in mostra capacità non ordinarie. Fu una promessa e poi un ottimo ciclista, che certo avrebbe potuto vincere di più. Ma questa è tutta un’altra storia. La sua scomparsa mi addolora». Nella foto il presidente Trivellato con la foto di Sanna (Sarcì)

20 ottobre 2011

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