Eventi e Cultura

Salgari, cent'anni dopo

Eventi e Cultura 18 Aprile 2011 ore 14:27

(15 apr) Apre domani e andrà avanti fino al 15 maggio a Villa Schneider la mostra che Biella ha allestito per il centenario della morte di Emilio Salgari, (1862-1911), autore sedimentato nella fantasia di milioni di bimbi e ragazzi con le “sue” storie romanzesche. La mostra verrà inaugurata oggi alle 17.30 con la lectio magistralis di Antonio Faeti, scrittore e saggista già docente universitario di letteratura per l’infanzia ed oggi docente al Dams di “Grammatiche della fantasia”, che proprio mercoledì sera ha ricevuto un prestigioso premio a Bologna, la sua città. Nella conferenza Faeti esplora l’immaginario salgariano, osservando via via tutte le componenti che in esso appaiono: l’esotismo, il colonialismo, il rimpianto per il risorgimento perduto, il nazionalismo, il gotico, il romanticismo “nero”, il feuilleton. «A cento anni dalla morte - così ha commentato Faeti -, Salgari viene restituito alla dimensione culturale che è davvero sua, dopo tante censure, dopo troppe letture superficiali».
Apre domani e andrà avanti fino al 15 maggio a Villa Schneider la mostra che Biella ha allestito per il centenario della morte di Emilio Salgari, (1862-1911), autore sedimentato nella fantasia di milioni di bimbi e ragazzi con le “sue” storie romanzesche. La mostra verrà inaugurata oggi alle 17.30 con la lectio magistralis di Antonio Faeti, scrittore e saggista già docente universitario di letteratura per l’infanzia ed oggi docente al Dams di “Grammatiche della fantasia”, che proprio mercoledì sera ha ricevuto un prestigioso premio a Bologna, la sua città. Nella conferenza Faeti esplora l’immaginario salgariano, osservando via via tutte le componenti che in esso appaiono: l’esotismo, il colonialismo, il rimpianto per il risorgimento perduto, il nazionalismo, il gotico, il romanticismo “nero”, il feuilleton. «A cento anni dalla morte - così ha commentato Faeti -, Salgari viene restituito alla dimensione culturale che è davvero sua, dopo tante censure, dopo troppe letture superficiali».
Veronese, Salgari come “uomo di mare” compì solo pochi viaggi di addestramento. Ma non smise però mai di documentarsi e narrare le sue avventure. Nell’ottobre 1883 esce a puntate sull’Arena "La Tigre della Malesia". È così che inizia la sua fortunata e tormentata carriera di scrittore con ottanta romanzi all’attivo. Muore suicida dopo tristi vicende familiari, ma la sua opera è rimasta viva. La mostra alla Schneider, curata dalla Fondazione Aida di Verona, è composta da 80-100 pannelli con illustrazioni, disegni e manifesti e pubblicazioni di e su Salgari.
La mostra - il 7 maggio spettacolo teatrale, "Salgari. Il mare in soffitta" - è aperta da martedì a venerdì ore 10-12.30 e 14-19; sabato e domenica ore 10-12.30 e 16-19 e al mattino su prenotazione. Info: 015-351300.
Roberto Azzoni

15 aprile 2011

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