Robin Good, il bandito idealista del web
Al SellaLab, incontro con Robin Good, il guru che insegna i segreti del business on line: competenza, correttezza e condivisione. E qualche ‘trucco’ per farsi pagare.

Di lui si narra sia stato il primo italiano a fatturare un milione di dollari a Google in pubblicità e di certo Robin Good, all’anagrafe Luigi Canali De Rossi, è oggi uno dei miti del web.

Il Robin Hood del web
La scelta del nome d’arte non è casuale: si considera infatti un Robin Hood del terzo millennio, diventato ricco e famoso donando al popolo della blogosfera i segreti dei potenti del web. E se il celebre bandito inglese viveva nel bosco di Sherwood, il mondo del nostro eroe è Sharewood, la ‘foresta della condivisione’: per avere successo sul web – è la sua filosofia – occorre offrire contenuti di valore e condividerli con una comunità di fans appassionati.
Un Digital Drink del SellaLab
Come farlo concretamente, Robin Good lo ha spiegato lunedì scorso, durante un Digital Drink organizzato dal Sellalab, che come di consueto propone incontri di formazione, aperti e gratuiti, dedicati alle opportunità dell’econo

mia digitale.
Finita – secondo il guru del web - l’era della fiducia incondizionata in ciò che viene percepito come ‘ufficiale’ - si tratti di grandi brand, testimonial o istituzioni – e tramontato il marketing aggressivo, la logica rapace del ‘prendi e scappa’, ormai la facciata non inganna più nessuno: oggi è facile avere, anche a costo zero, un sito formalmente bello. Ma dietro ci deve essere un buon prodotto e buone relazioni con il cliente: solo a partire da questo presupposto si può costruire un business di successo sul web.
La ricetta per il successo sul web
Diventare punto di riferimento per una ‘tribù’ e poi tramutare la propria reputazione in business: questa, in estrema sintesi, la ricetta di Robin Good, esposta nel suo nuovo libro «Da brand a friend», pubblicato da ROI Edizioni. E poiché nel caso del suo autore la ricetta sembra aver funzionato benissimo, ad ascoltarlo c’erano 85 partecipanti, un terzo dei quali arrivato da oltre i confini biellesi: professionisti, piccoli imprenditori, commercianti, hobbisti, studenti, tutti con progetto da realizzare o far crescere attraverso un sito o un blog.
Simona Perolo
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