Rete Museale Biellese, insieme è meglio
Per tutta l’estate, 37 siti culturali biellesi uniscono le forze: visite gratuite, eventi, spettacoli

Un territorio piccolo, quello biellese, ma ricchissimo di luoghi, paesaggi, cultura, con una miriade di iniziative locali, disseminate tra la pianura e le valli, che spesso faticano a farsi conoscere e a coordinarsi. E che invece, dialogando e lavorando in sinergia, potrebbero meglio comunicare, attraendo così più visitatori, sia residenti in zona sia turisti: è questo l’obiettivo della Rete Museale Biellese, iniziativa che festeggia quest'anno il settimo compleanno.
I vantaggi della Rete

La Rete Museale Biellese coinvolge oggi 37 realtà, sparse in tutto il territorio: musei, cellule ecomuseali, castelli, palazzi, aree naturalistiche, musei d’impresa e altri siti di interesse culturale. Realtà spesso piccole e talvolta minuscole, che possono così godere per tutto il periodo estivo di una maggiore visibilità, grazie a una comunicazione coordinata, fatta di dépliants, locandine, manifesti, comunicati stampa che assicurano la presenza sui media locali e non solo.
Inoltre, da giugno fino a metà ottobre, tutti i siti possono garantire – in aggiunta ai normali orari di accesso - l’apertura domenicale pomeridiana e visite guidate gratuite, grazie a operatori dedicati: una sessantina, per lo più giovani - studenti universitari, neolaureati e, quest’anno, anche due diplomandi appena diciottenni – che si occupano di tenere aperti gli spazi e di accompagnare i visitatori, illustrando le caratteristiche del luogo. E proprio la formazione degli operatori rappresenta uno dei fiori all’occhiello della Rete: tutti i giovani selezionati infatti hanno frequentato, nel mese di maggio, un percorso formativo, visitando poi tutti i siti aderenti, in modo da poter dare al visitatore tutte le informazioni sull’insieme della rete.
Una rete in crescita
L’iniziativa - proposta e coordinata dall'Ecomuseo Valle Elvo e Serra, in collaborazione con l'Ecomuseo del Biellese, di cui è parte – è nata nel 2012 e da allora è cresciuta. Negli ultimi anni ha visto infatti l’adesione di siti di grande rilievo: qualche anno fa, la Burcina e poi Palazzo Ferrero, Casa Zegna, Museo Menabrea e recentemente il rientro, dopo un periodo di assenza, del Palazzo dei Principi di Masserano, raggiungendo quest’anno il record di 37 siti aderenti. E si è guadagnata a poco a poco notorietà e apprezzamento dal pubblico, con numeri di tutto rispetto: quasi 100mila visitatori dall’esordio ad oggi.
Economie di scala, ma non solo
La Rete Museale Biellese non è una istituzione stabile, bensì un progetto che si rinnova ogni anno. Alla base c’è un finanziamento di 10.000 Euro da parte di Fondazione CRB, a cui si aggiunge la quota di adesione di 1.800 Euro versata da ogni sito: una somma che non consentirebbe ad ogni singola realtà di pagarsi le aperture e le attività di promozione e che invece, all’interno di una rete che sfrutta le economie di scala, consente la formazione e la remunerazione degli operatori, oltre alle iniziative di comunicazione.
Si ottimizzano dunque le poche risorse disponibili ma non solo: “In questi anni – sottolineano i coordinatori Giuseppe Pidello e Barbara Caneparo - la Rete Museale ha saputo gradualmente intrecciare un nuovo tessuto di relazioni tra molti attori culturali, pubblici e privati, facendo dialogare proprietari e gestori dei siti, fondazioni, associazioni e favorendo la condivisione di risorse per valorizzare i rispettivi patrimoni.”
Simona Perolo
Rete Museale Biellese 2019
Dal 2 giugno al 13 ottobre, tutte le domeniche e Ferragosto 14.30-18.30
www.atl.biella.it/rete
Facebook: Rete Museale Biellese
Tel. 349 3269048
coordinatore@ecomuseo.it
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