Premio Biella, vince Claudia Bianchi con “Hate speech”
La cerimonia di premiazione si terrà il 19 novembre. Ecco tutti i verdetti.
La cerimonia di premiazione è prevista per il prossimo 19 novembre a Città Studi.
Il verdetto
La Giuria del Premio Biella Letteratura e Industria, presieduta da Pier Francesco Gasparetto e composta da Claudio Bermond, Paola Borgna, Ida Bozzi, Paolo Bricco, Loredana Lipperini, Sergio Pent, Alberto Sinigaglia, Tiziano Toracca, ha decretato come VINCITRICE DI QUESTA XXI EDIZIONE, dedicata alla Saggistica: CLAUDIA BIANCHI, con Hate speech. Il lato oscuro del linguaggio, Laterza.
L’opera indaga una delle declinazioni più attuali del tema della violenza: quello che è diventato comune chiamare hate speech ('linguaggio d'odio' o 'discorso d'odio'), ossia l'insieme di espressioni e frasi che comunicano derisione, disprezzo e ostilità verso gruppi sociali e verso individui in virtù della loro mera appartenenza a un gruppo. L’uso di tale linguaggio, soprattutto da parte di coloro che rivestono posizioni di autorità nel mondo del lavoro o cariche istituzionali, f_a della parola un’arma distruttrice, uno strumento di controllo e di potere_. Ciò che diciamo cambia i limiti di ciò che può essere detto, sposta un po’ più in là i confini di ciò che viene considerato normale, assodato, legittimo.
Il PREMIO OPERA STRANIERA è stato conferito a NONAKA IKUJIRO e TAKEUCHI HIROTAKA per L'impresa saggia. Come le imprese creano l'innovazione continua (Guerini Next). La chiave di volta per lo sviluppo di una innovazione continua è, secondo gli autori, riuscire a sviluppare una saggezza pratica, plasmata dai valori, dall’etica e dalla morale. Le «imprese sagge» sono, dunque, quelle capaci di incidere sulle relazioni umane per infondere nuove conoscenze nelle pratiche organizzative, convertendole in azione e innovazione continua a livello individuale, aziendale e sociale.
Già annunciato a giugno, invece, il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA, assegnato a PAOLO BARATTA per Il Giardino e l'Arsenale. Una storia della Biennale (Marsilio), in cui l'autore, a lungo presidente della rassegna internazionale più antica d'Italia, affronta nodi tuttora cruciali del fare cultura, amministrarla, diffonderla. In questo racconto di centoventisette anni di arte, musica, cinema, teatro, architettura, balletto si specchiano la politica e la società.
La giuria del Premio ha conferito la MENZIONE “INDUSTRIA E NUOVI LINGUAGGI” a CHIARA ALESSI per Tante care cose. Gli oggetti che ci hanno cambiato la vita (Longanesi). L’autrice in questo libro ha costruito un archivio virtuale raccontando gli oggetti di design della storia del Novecento italiano. Un libro di design che però non parla di design ma di persone, idee, invenzioni, errori e di come cambia l’identità di un popolo attraverso le cose che inventa e usa.
Anche la Giuria dei Lettori composta dai membri del “Circolo dei Lettori” dell’Associazione culturale L’Uomo e L’Arte, è giunta al termine del proprio lavoro di selezione e ha scelto come vincitore del PREMIO GIURIA DEI LETTORI FABIO DEOTTO per L'altro mondo. La vita in un pianeta che cambia (Bompiani), opera che racconta storie reali di persone già oggi costrette a misurarsi con un pianeta più caldo, un reportage narrativo che ci aiuta a vedere il nuovo mondo in cui stiamo imparando a vivere.
La CERIMONIA DI PREMIAZIONE dei vincitori di tutte le sezioni del Premio si terrà a Biella, SABATO 19 NOVEMBRE alle ore 17:00 presso l’auditorium di Città Studi, ingresso libero.