Il "Terzo Paradiso"nel Bosco di Assisi

Il "Terzo Paradiso"<br>nel Bosco di Assisi
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(15 nov) Non è una villa, né un castello e nemmeno un giardino. Non ha recinti e orari di apertura. È aperto a tutti, da molti secoli; e dal 2008 appartiene, dopo la donazione di Intesa Sanpaolo, al FAI - Fondo Ambiente Italiano. È il Bosco di San Francesco, ad Assisi, che è stato inaugurato venerdì scorso. Si tratta del più importante restauro paesaggistico finora affrontato dalla Fondazione.
“Cuore” di questo spazio verde è il "Terzo Paradiso", opera di land art creata ad hoc e donata al FAI da Michelangelo Pistoletto. L’opera (nella foto di Andrea Angelucci, vista dalla Rocca Maggiore) è composta da 121 olivi disposti a doppio filare al centro dei quali si trova un’asta in acciaio inox alta 12 metri che simboleggia l’unione tra cielo e terra. Il "Terzo Paradiso" ha la forma del segno matematico dell’infinito, a cui si aggiunge un terzo cerchio, e propone un vero e proprio cammino rituale.
Non è una villa, né un castello e nemmeno un giardino. Non ha recinti e orari di apertura. È aperto a tutti, da molti secoli; e dal 2008 appartiene, dopo la donazione di Intesa Sanpaolo, al FAI - Fondo Ambiente Italiano. È il Bosco di San Francesco, ad Assisi, che è stato inaugurato venerdì scorso. Si tratta del più importante restauro paesaggistico finora affrontato dalla Fondazione.
“Cuore” di questo spazio verde è il "Terzo Paradiso", opera di land art creata ad hoc e donata al FAI da Michelangelo Pistoletto. L’opera (nella foto di Andrea Angelucci, vista dalla Rocca Maggiore) è composta da 121 olivi disposti a doppio filare al centro dei quali si trova un’asta in acciaio inox alta 12 metri che simboleggia l’unione tra cielo e terra. Il "Terzo Paradiso" ha la forma del segno matematico dell’infinito, a cui si aggiunge un terzo cerchio, e propone un vero e proprio cammino rituale.

15 novembre 2011

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