Il boss di Fila Gene Yoon: farò il Museo storico a Biella
(14 apr) La città di Biella ha attribuito ieri pomeriggio il sigillo doro e presto riconoscerà anche la cittadinanza onoraria a Gene Yoon, presidente della multinazionale Fila. «Il riconoscimento - ha spiegato il sindaco Dino Gentile - è dovuto per i suoi di mr Yoon alla crescita del marchio Fila che è nato nel 1911 nelle valli del Biellese». Fondata dai fratelli Fila 99 anni fa lazienda Fila ha aiutato Biella ad essere conosciuta in tutto il mondo per la fabbricazione di tessuti e per lo sviluppo in particolare del tessile sportivo. Yoon è entrato in Fila allinizio degli anni Ottanta con Enrico Frachey che portò il brand biellese alla quotazione a New York con un fatturato che superava i 2 mila miliardi di vecchie lire.
La città di Biella ha attribuito ieri pomeriggio il sigillo doro e presto riconoscerà anche la cittadinanza onoraria a Gene Yoon, presidente della multinazionale Fila. «Il riconoscimento - ha spiegato il sindaco Dino Gentile - è dovuto per i suoi di mr Yoon alla crescita del marchio Fila che è nato nel 1911 nelle valli del Biellese». Fondata dai fratelli Fila 99 anni fa lazienda Fila ha aiutato Biella ad essere conosciuta in tutto il mondo per la fabbricazione di tessuti e per lo sviluppo in particolare del tessile sportivo. Yoon è entrato in Fila allinizio degli anni Ottanta con Enrico Frachey che portò il brand biellese alla quotazione a New York con un fatturato che superava i 2 mila miliardi di vecchie lire.
Yoon durante la cerimonia ha parlato della sua intenzione di riportare a Biella almeno la storia del brand di fatto accogliendo linvito del sindaco a dare vita ad un Museo Fila nella storica sede di via Cesare Battisti abbandonata nel 2003 con il trasferimento a Milano. Il sindaco Gentile ha fra laltro chiesto un impegno a Yoon su quattro fronti: oltre al museo del tessile sportivo, il ritorno dellhead quartier di Fila in Europa da Milano a Biella con i suoi cento addetti, la sponsorizzazione del Biella Forum col marchio Fila aqllingresso della città, il sostegno ad attività ad Oropa finalizzate alla storia alpinistica e della fotografia originale di fine Ottocento.
Yoon non ha detto no, anzi ha espresso grande nostalgia per Biella, città madre della Fila che ha acquisito con due operazioni: nel 2004 quando aveva effettuato il management buyout della divisione coreana del gruppo (la più forte, con quasi 600 negozi di proprietà) e nel 2007, con un nuovo buyout, quando si era aggiudicato la casa madre, cioè il marchio vero e proprio cedendo poi in licenza parte europea alla famiglia indiana Batra.
«È un onore ottenere questo riconoscimento dalla gente di Biella - ha detto Gene Yoon -. A nome di tutti noi che lavoriamo oggi con Fila, posso dire che non cè giorno in cui Biella non ci ispiri nella nostra attività». Durante la sua visita a Biella per ricevere il premio e per celebrare questa occasione molto importante, Yoon ha cominciato la discussione con il sindaco Gentile circa lidea dellapertura del museo che racconterà la storia del brand Fila.
Fila è uno dei fornitori principali di abbigliamento e calzature sportive nel mondo in particolare tennis, sci e golf. A questo proposito lunedì e martedì Yoon ha incontrato i titolari del Cappellificio Cervo, Maurizio Romiti e Giorgio Borrione, ed è probabile che venga stretto un patto produttivo sulla base del quale il Cappellificio biellese realizzerà una linea di cappelli indirizzata ai golfisti coreani e venduta nei circa 600 negozi Fila in Corea del Sud.
14 aprile 2010