Pensioni invalidità Biellese virtuoso

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Pensioni invalidità
Biellese virtuoso

Inps, ordinate 200 visite. Nessuna frode

(4 lug) Ciechi che giocano nella locale squadra di calcio. Sordi che suonano nella banda musicale del paese. E altri casi ancora, tra il comico e il drammatico... Sono tutte ordinarie storie (all’italiana) delle pensioni d’invalidità civile. Di ieri e di oggi. Ma ciò che vale per alcune zone del Belpaese, non ha riscontri nel Biellese, territorio da questo punto di vista virtuoso.

Pensioni invalidità
Biellese virtuoso

Inps, ordinate 200 visite. Nessuna frode

Ciechi che giocano nella locale squadra di calcio. Sordi che suonano nella banda musicale del paese. E altri casi ancora, tra il comico e il drammatico... Sono tutte ordinarie storie (all’italiana) delle pensioni d’invalidità civile. Di ieri e di oggi. Ma ciò che vale per alcune zone del Belpaese, non ha riscontri nel Biellese, territorio da questo punto di vista virtuoso. Un’apposita commissione medica dell’Inps, infatti, da qualche settimana, sta vagliando un campione di alcune centinaia di pratiche, su quasi 6 mila pensioni erogate, per scovare furbi o disonesti. Si tratta dell’ennesimo giro di vite voluto dal Governo, da alcuni anni impegnato nella lotta contro abusi e irregolarità, che in alcune aree d’Italia fanno gridare allo scandalo. In questa direzione, ad esempio, va l’articolo 20 del decreto legge anti-crisi approvato venerdì scorso dal consiglio dei ministri; articolo che sotto il titolo di “Contrasto alle frodi di invalidità civile” attribuisce maggiori poteri alle commissioni dell’Inps.
Alla direzione dell’ufficio di Biella, da poco più di un mese, c’è Santoeugenio Delfino, responsabile pure del servizio a Vercelli. Sotto il Mucrone il panorama pare idilliaco, seppure il numero di casi sia in aumento, segno che anche in passato visite, controlli e verifiche sono state fatte seriamente. In Italia, dagli anni in bianco e nero del dopoguerra, quando gli accertamenti venivano svolti nelle Prefetture militari, ai decenni passati, durante i quali le pensioni  venivano concesse spesso troppo facilmente, di acqua sotto i ponti, n’è passata molta. Biella e Vercelli, storicamente, hanno numeri tra i più bassi del Piemonte. Con livelli irrisori rispetto a Regioni quali Sardegna, Sicilia, Calabria e Campania. Non a caso in queste Regioni i recenti controlli hanno portato a diverse revoche (22 per cento in Sardegna e in Sicilia) delle pensioni precedentemente riconosciute. A Biella, invece, i due medici Inps incaricati di formare la Commissione giudicante hanno riscontrato tutte le patologie del caso e confermato sempre il trattamento pensionistico, spesso di poche centinaia di euro. Nessuno ovviamente l’ammetterà, ma pare che le indicazioni  di controllare solo pochi  casi, indichino come il Biellese non sia  ritenuto un territorio sensibile a truffe di questo tipo. Altrove, infatti, in percentuale, la direzione nazionale dell’Inps sembra abbia richiesto alle sedi locali ben altro tipo di lavoro. Le visite mediche, comunque, anche da noi, continueranno per alcune settimane.

Paolo La Bua

(4 luglio 2009)

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