Omar Di Felice: «Con la bici niente è impossibile»
La passione per i grandi successi di Marco Pantani lo hanno spinto a superare i propri limiti con la sua inseparabile bicicletta e in giro per il mondo, il più delle volte in solitaria
Omar Di Felice: «Con la bici niente è impossibile»
La passione per i grandi successi di Marco Pantani lo hanno spinto a superare i propri limiti con la sua inseparabile bicicletta e in giro per il mondo, il più delle volte in solitaria. Omar Di Felice (foto), campione di ultracycling, lo racconta in un libro presentato martedì sera al Relais Santo Stefano a Sandigliano con la collaborazione di Skouty. Davanti ad un folto pubblico di appassionati delle due ruote, l’ex professionista del ciclismo su strada, oggi 40enne seguito su Instagram da oltre 46 mila follower, ha spiegato come si prepara per le sue imprese, di materiali, alimentazione e degli incredibili posti visitati, dal deserto del Gobi in Mongolia in cui ha percorso 2.200 chilometri superando anche i freddi e intensi venti proprio mentre in Italia era arrivato il Covid, l’attraversata in verticale dell’Alaska in inverno quando ha pedalato per 1.600 km in dodici giorni con team al seguito e l’iconica Trans America Bike Race (7.000 chilometri nel cuore degli Stati Uniti, un coast to coast dall’Oregon alla Virginia durato venti giorni): «Su quei stradoni tutti dritti ho iniziato a pensare che stavo facendo delle ripetute sulle salite italiane. Così ce l’ho fatta».
Zona Omar, filosofia di vita
Già, Zona Omar non è solo un libro in cui il protagonista si racconta e fa viaggiare il lettore con lui, ma è diventata una vera e propria filosofia di vita: «Il nome mi è stato “etichettato” ad inizio carriera - ha detto Di Felice - quando iniziavo a pedalare in inverno durante gli allenamenti. Il titolo descrive al meglio la mia ricerca personale, meno legata alla performance ma più all’esplorazione. E guai a chiamarle imprese, per me sono solo avventure. Per realizzarle occorre star bene per l’80% della mente e con il 20% delle gambe. Non applico tecniche particolari, mi metto solo alla prova in condizioni diverse. E in questo modo è possibile tirare fuori delle potenzialità nascoste. La regola vale per tutti». Prima di toccare l’Africa per una nuova avventura, Omar punta Glasgow: «Sono partito da Milano: sarà un viaggio in bicicletta nel cuore dell’Europa, pedalando fino in Scozia dove avrà sede la conferenza delle Nazioni Unite sul clima del 2021. Un viaggio a tappe per sensibilizzare l’opinione pubblica sugli impatti dei cambiamenti climatici e sugli effetti devastanti che sono ormai sotto gli occhi di tutti. Ovviamente parlerò anche degli effetti benefici della bicicletta».
Lorenzo Lucon