Natura, speranza contro pessimismo»
BIELLA - Una vera e propria rete, che porterà l'arte e legarsi con l'ambiente che la circonda. Essenza stessa della filosofia che muove “Selvatica. Arte e Natura in Festival”, evento curato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella con E20progetti, che sarà aperto al pubblico da oggi, sabato 21 maggio fino al prossimo 3 luglio. Edizione numero cinque, quella di quest'anno, che fa del Biellese un'imponente scenografia.
“Selvatica” si presenta, infatti, sotto forma di dieci mostre principali, dislocate tra Palazzo Gromo Losa, Palazzo Ferrero, Museo del Territorio Biellese, Fondazione Sella Onlus e Cittadellarte. Mostre che saranno accompagnate da quattordici esposizioni collaterali allestite in alcuni tra i più suggestivi luoghi del Biellese, come la riserva naturale dell’Oasi Zegna, il Santuario mariano di Oropa, l’Ecomuseo alla Trappa settecentesca di Sordevolo, la sala delle cerimonie tra le antiche mura del borgo del Ricetto di Candelo, il Falseum o Museo del Falso e dell’Inganno al castello di Verrone, Palazzo La Marmora, Casa Zegna a Trivero, lo Spazio Cultura della Fondazione Crb, il Centro Educazione Ambientale “Andirivieni” e le tre gallerie d’arte biellesi: Galleria Zaion, BiBOx Art Space e Galleria Silvy Bassanese.
La presentazione ufficiale. «"Selvatica" è un Festival che coinvolge tutto il territorio. In un momento di pessimismo quale quello in cui viviamo, la Natura resta la nostra grande speranza, perché le sue regole non sono discutibili. Dobbiamo superare, però, la visione romantica e contemplativa della Natura, per acquisire senso pratico, che rimandi a un uso sostenibile delle risorse naturali», il benvenuto del presidente della Fondazione Crb, Franco Ferraris. È questo il passaggio che "Selvatica" propone, sfruttando - parole di Alessandra Radaelli, curatrice del Festival con Fabrizio Lava - la "lettura di pancia" degli artisti, «lettura che aiuta a capire come guardarci attorno».
Spunti artistici. Con quali occhi guardarsi attorno, allora? "Selvatica" propone la natura sussurrata, tra gli alberi di Marika Vicari e l'intimità degli animali nelle paludi di Ron Kingswood. E poi il materiale come il ferro e il filo di rame di Luciano e Ivan Zanoni e di Resi Girardello, che contaminano anche i giardini di Palazzo Gromo Losa. Fino alla "natura pop", che indagano le emozioni, a Palazzo Ferrero. E ancora la "natura mimetica" di Michele Vitaloni che si unisce alla fotografia di Federico Veronesi, traduttore per immagini delle savane africane. E, in questo contesto, non poteva mancare la Mela Reintegrata di Michelangelo Pistoletto, simbolo di una filosofia di riavvicinamento alla Natura da tempo espressa nel concetto di Terzo Paradiso. Riavvicinamento alla Natura di cui "Selvatica" si fa tramite e spinta.
Giovanna Boglietti
Leggi tutti gli altri eventi del weekend sull’Eco di Biella di sabato 21 maggio 2016
BIELLA - Una vera e propria rete, che porterà l'arte e legarsi con l'ambiente che la circonda. Essenza stessa della filosofia che muove “Selvatica. Arte e Natura in Festival”, evento curato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella con E20progetti, che sarà aperto al pubblico da oggi, sabato 21 maggio fino al prossimo 3 luglio. Edizione numero cinque, quella di quest'anno, che fa del Biellese un'imponente scenografia.
“Selvatica” si presenta, infatti, sotto forma di dieci mostre principali, dislocate tra Palazzo Gromo Losa, Palazzo Ferrero, Museo del Territorio Biellese, Fondazione Sella Onlus e Cittadellarte. Mostre che saranno accompagnate da quattordici esposizioni collaterali allestite in alcuni tra i più suggestivi luoghi del Biellese, come la riserva naturale dell’Oasi Zegna, il Santuario mariano di Oropa, l’Ecomuseo alla Trappa settecentesca di Sordevolo, la sala delle cerimonie tra le antiche mura del borgo del Ricetto di Candelo, il Falseum o Museo del Falso e dell’Inganno al castello di Verrone, Palazzo La Marmora, Casa Zegna a Trivero, lo Spazio Cultura della Fondazione Crb, il Centro Educazione Ambientale “Andirivieni” e le tre gallerie d’arte biellesi: Galleria Zaion, BiBOx Art Space e Galleria Silvy Bassanese.
La presentazione ufficiale. «"Selvatica" è un Festival che coinvolge tutto il territorio. In un momento di pessimismo quale quello in cui viviamo, la Natura resta la nostra grande speranza, perché le sue regole non sono discutibili. Dobbiamo superare, però, la visione romantica e contemplativa della Natura, per acquisire senso pratico, che rimandi a un uso sostenibile delle risorse naturali», il benvenuto del presidente della Fondazione Crb, Franco Ferraris. È questo il passaggio che "Selvatica" propone, sfruttando - parole di Alessandra Radaelli, curatrice del Festival con Fabrizio Lava - la "lettura di pancia" degli artisti, «lettura che aiuta a capire come guardarci attorno».
Spunti artistici. Con quali occhi guardarsi attorno, allora? "Selvatica" propone la natura sussurrata, tra gli alberi di Marika Vicari e l'intimità degli animali nelle paludi di Ron Kingswood. E poi il materiale come il ferro e il filo di rame di Luciano e Ivan Zanoni e di Resi Girardello, che contaminano anche i giardini di Palazzo Gromo Losa. Fino alla "natura pop", che indagano le emozioni, a Palazzo Ferrero. E ancora la "natura mimetica" di Michele Vitaloni che si unisce alla fotografia di Federico Veronesi, traduttore per immagini delle savane africane. E, in questo contesto, non poteva mancare la Mela Reintegrata di Michelangelo Pistoletto, simbolo di una filosofia di riavvicinamento alla Natura da tempo espressa nel concetto di Terzo Paradiso. Riavvicinamento alla Natura di cui "Selvatica" si fa tramite e spinta.
Giovanna Boglietti
Leggi tutti gli altri eventi del weekend sull’Eco di Biella di sabato 21 maggio 2016