Lara e la scuola di circo

(2 ago) C’è un solo modo per superare una paura, affrontarla. Anche se ti guarda storto e ti fa venire in mente: ma chi me lo fa fare? Questione di ali, perché c’è chi è nato per volare. Almeno un po’. Non tutti i giovani sono dei “bamboccioni”. C’è in giro una “meglio gioventù” che sogna e pensa in grande. Come Lara Miglietti e le sue amiche, che si spaccano i muscoli delle braccia e delle gambe per diventare acrobate, magari da circo. Ragazze normali, mica fuori di testa, che a un certo punto della vita hanno deciso di impegnarsi nei salti mortali. Oggi in palestra, domani nella vita.
Il racconto. «Faccio danza da quando avevo sei anni - spiega Miglietti, 19 anni, appena diplomata a pieni voti all’istituto commerciale “Bona” -. Un giorno ho assistito ad uno spettacolo acrobatico al Teatro Sociale. Sul palco c’erano le ragazze dello “Studio danza insieme” di Daniela Tonso. E mi sono detta: anche io! Così mi sono iscritta alla Scuola di circo “Flic” di Torino, in via Magenta. Gli allenamenti sono duri. Anzi, durissimi. Ma non c’è volta che non torni a casa soddisfatta, dopo. È difficile spiegare: ci si trova sospesi in aria, a metri dal suolo. Tutto è nelle nostre mani». E ancora: «Gli errori dipendono solo da te. Affascinante. Se ce la fai, non devi ringraziare nessuno, ma solo la tua costanza e serietà. Sì, all’inizio soffrivo di vertigini. Ma metro dopo metro ho superato ogni timore. Cioè, diciamo quasi ogni timore...». C’è un solo modo per superare una paura, affrontarla. Anche se ti guarda storto e ti fa venire in mente: ma chi me lo fa fare? Questione di ali, perché c’è chi è nato per volare. Almeno un po’. Non tutti i giovani sono dei “bamboccioni”. C’è in giro una “meglio gioventù” che sogna e pensa in grande. Come Lara Miglietti e le sue amiche, che si spaccano i muscoli delle braccia e delle gambe per diventare acrobate, magari da circo. Ragazze normali, mica fuori di testa, che a un certo punto della vita hanno deciso di impegnarsi nei salti mortali. Oggi in palestra, domani nella vita.
Il racconto. «Faccio danza da quando avevo sei anni - spiega Miglietti, 19 anni, appena diplomata a pieni voti all’istituto commerciale “Bona” -. Un giorno ho assistito ad uno spettacolo acrobatico al Teatro Sociale. Sul palco c’erano le ragazze dello “Studio danza insieme” di Daniela Tonso. E mi sono detta: anche io! Così mi sono iscritta alla Scuola di circo “Flic” di Torino, in via Magenta. Gli allenamenti sono duri. Anzi, durissimi. Ma non c’è volta che non torni a casa soddisfatta, dopo. È difficile spiegare: ci si trova sospesi in aria, a metri dal suolo. Tutto è nelle nostre mani». E ancora: «Gli errori dipendono solo da te. Affascinante. Se ce la fai, non devi ringraziare nessuno, ma solo la tua costanza e serietà. Sì, all’inizio soffrivo di vertigini. Ma metro dopo metro ho superato ogni timore. Cioè, diciamo quasi ogni timore...».
In palestra. «Ci si allena al mattino e al pomeriggio - racconta -. Almeno cinque ore al giorno. Trampolini e prese aeree. Amo il movimento, la sensazione del corpo sospeso. Leggerezza? Sì, qualcosa di simile. La fatica è un giusto prezzo. Non ci può essere improvvisazione nel fare salti mortali e prese aeree a diversi metri d’altezza. Devi sapere quello che fai, sempre. Con le altre biellesi mi trovo bene».
Il futuro. «La scuola ha corsi per professionisti e per amatori. Io appartengo a questa seconda categoria. Le specializzazioni sono due: ginnastica aerea e acrobatica - dice la ragazza, di Borriana -. Ho in testa l’università e il mio lavoro. Il mio obiettivo è diventare un’educatrice professionale. Ma pure di entrare in qualche compagnia teatrale o circense, come acrobata. Ci sono ragazze della scuola di Torino che hanno partecipato allo spettacolo d’inaugurazione delle Olimpiadi invernali, a Torino. Oppure che lavorano con la Fiat per delle campagne pubblicitarie. Insomma, i sacrifici hanno pagato. Sono diventate brave».
E ancora... Lara Miglietti negli ultimi mesi ha svolto un servizio di volontariato nell’istituto salesiani di Muzzano, aiutando i profughi africani.
Legge libri, viaggia, va a concerti e al cinema, sa due lingue e altro ancora.
Ecco, pensate a ragazze così, quando sentirete parlare male dei nostri giovani. Nella foto Lara Miglietti, durante un esercizio a Torino
2 agosto 2011