Massobrio presenta la Guida Golosa 2010

Pubblicato:
Aggiornato:

(09-12-2009) Ma chi l’ha detto che i Biellesi non indulgono volentieri alla gola. Al bando le superficiali analisi sul giansenismo in salsa locale; al bando Weber proiettato sulla polenta concia; al bando tutto lo strumentario della cultura della pezza. Non ha dubbi, Paolo Massobrio, ieri a Biella dove, al Cantinone della Provincia ha presentato tre suoi libri in un colpo (la Guida Critica e Golosa 2010; l’agenda Adesso 2010 e I giorni del vino). Massobrio, che alcuni produttori locali hanno omaggiato di una speciale confezione di prodotti raccolti sotto la sigla BestBiella, a capo del piccolo impero gastronomico-editoriale rappresentato dal Club di Papillon lo dice chiaramente: «Biella è una provincia che resiste: non grandi numeri o grandi cose ma piccole eccellenze di piccoli artigiani che non mollano. Ma chi l’ha detto che i Biellesi non indulgono volentieri alla gola. Al bando le superficiali analisi sul giansenismo in salsa locale; al bando Weber proiettato sulla polenta concia; al bando tutto lo strumentario della cultura della pezza. Non ha dubbi, Paolo Massobrio, ieri a Biella dove, al Cantinone della Provincia ha presentato tre suoi libri in un colpo (la Guida Critica e Golosa 2010; l’agenda Adesso 2010 e I giorni del vino). Massobrio, che alcuni produttori locali hanno omaggiato di una speciale confezione di prodotti raccolti sotto la sigla BestBiella, a capo del piccolo impero gastronomico-editoriale rappresentato dal Club di Papillon lo dice chiaramente: «Biella è una provincia che resiste: non grandi numeri o grandi cose ma piccole eccellenze di piccoli artigiani che non mollano. Non solo, ma vedo un crescente interesse dei biellesi per le cose buone e belle anche in tavola» dice.
Ma quali sono le perle di questa resistenza umana?
«L’ultima edizione della Guida Critica e Golosa è prodiga di nomi e segnalazioni - risponde Massobrio - . Segnatamente, penso ad un ristorante come la Croce Bianca di Oropa, da noi definita uno dei “locali eroici del Piemonte” o a produttori come Paolo De Marchi ed al suo splendido Lessona che già avevamo premiato a Golosaria e che, non a caso, quest’anno è stato insignito pure dei cinque grappoli dall’Ais». A Biella, del resto, Massobrio è di casa perché nella primavera scorsa è nato uno dei Club di Papillon capitanato da Dario Torrione.
«Con i soci biellesi ho un rapporto ormai stretto .- conclude Massobrio -. E posso dire che siete meno freddi e meno austeri di quanto voi stessi crediate».

9 dicembre 2009

Seguici sui nostri canali