Massimo Giletti, un “amaro” stop in Rai

Massimo Giletti, un “amaro” stop in Rai
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Massimo Giletti “cancellato” dal prossimo palinsesto Rai, in barba al successo de “L’Arena”. La politica biellese, con Delmastro, è al suo fianco. Lui tace, ma è bufera in Rete. Si apre così in queste ore, fatte di riflettori puntati sull’una e sull’altra parte, un acceso dibattito circa le scelte delle sfere dirigenziali di viale Mazzini. Un’attenzione che, tra le fila dell’opinione pubblica, si indirizza verso una fastidiosa parola, già emersa ai tempi per Adriano Celentano o per Dario Fo: “censura”.
«No comment». Se tutt’attorno se ne fa un gran parlare, il diretto interessato - raggiunto telefonicamente da “Eco di Biella” - risponde di non poter rilasciare dichiarazioni, nel rispetto del contratto ancora in essere con la stessa Rai.  Il conduttore e giornalista di Trivero tradisce comunque, dal tono della voce, un sentimento di profonda amarezza, che potrebbe protrarre il suo “no comment” ancora a lungo, anche dopo lo scioglimento dell’impegno con la rete televisiva pubblica. 
Ma per quale motivo il programma “L’Arena”, dal 2004 nel carnet di Rai Uno, non è stato inserito nel palinsesto dell’anno prossimo? L’entourage vicino a Massimo Giletti fornisce numeri che raccontano di un prodotto di successo: quattro milioni di telespettatori, otto milioni di pubblicità. “L’Arena” sapeva competere con la concorrenza, Maria de Filippi compresa; eppure, non si rifarà, almeno in casa Rai: il settimanale “Oggi” riporta che questa scelta «sia da ricondurre, secondo fonti interne a viale Mazzini, “a un discorso politico in vista delle prossime elezioni: il programma ha fatto inchieste contro la casta e può danneggiare alcuni partiti”». 
Lo stesso “Oggi” dà, quindi, per quasi certo l’addio di Giletti alla Rai, dopo trent’anni di onorato servizio. Per passare a chi? Dal suo entourage, i nomi Mediaset e La7 come destinazioni alternative escono di conseguenza diretta, per uno come lui che “non sa stare in panchina”. Sarà così?
Giovanna Boglietti   

Leggi di più sull'Eco di Biella di giovedì 1 luglio 2017

Massimo Giletti “cancellato” dal prossimo palinsesto Rai, in barba al successo de “L’Arena”. La politica biellese, con Delmastro, è al suo fianco. Lui tace, ma è bufera in Rete. Si apre così in queste ore, fatte di riflettori puntati sull’una e sull’altra parte, un acceso dibattito circa le scelte delle sfere dirigenziali di viale Mazzini. Un’attenzione che, tra le fila dell’opinione pubblica, si indirizza verso una fastidiosa parola, già emersa ai tempi per Adriano Celentano o per Dario Fo: “censura”.
«No comment». Se tutt’attorno se ne fa un gran parlare, il diretto interessato - raggiunto telefonicamente da “Eco di Biella” - risponde di non poter rilasciare dichiarazioni, nel rispetto del contratto ancora in essere con la stessa Rai.  Il conduttore e giornalista di Trivero tradisce comunque, dal tono della voce, un sentimento di profonda amarezza, che potrebbe protrarre il suo “no comment” ancora a lungo, anche dopo lo scioglimento dell’impegno con la rete televisiva pubblica. 
Ma per quale motivo il programma “L’Arena”, dal 2004 nel carnet di Rai Uno, non è stato inserito nel palinsesto dell’anno prossimo? L’entourage vicino a Massimo Giletti fornisce numeri che raccontano di un prodotto di successo: quattro milioni di telespettatori, otto milioni di pubblicità. “L’Arena” sapeva competere con la concorrenza, Maria de Filippi compresa; eppure, non si rifarà, almeno in casa Rai: il settimanale “Oggi” riporta che questa scelta «sia da ricondurre, secondo fonti interne a viale Mazzini, “a un discorso politico in vista delle prossime elezioni: il programma ha fatto inchieste contro la casta e può danneggiare alcuni partiti”». 
Lo stesso “Oggi” dà, quindi, per quasi certo l’addio di Giletti alla Rai, dopo trent’anni di onorato servizio. Per passare a chi? Dal suo entourage, i nomi Mediaset e La7 come destinazioni alternative escono di conseguenza diretta, per uno come lui che “non sa stare in panchina”. Sarà così?
Giovanna Boglietti   

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