"Marina Bellezza": Silvia Avallone racconta della sua Biella

"Marina Bellezza": Silvia Avallone racconta della sua Biella
Pubblicato:
Aggiornato:

Silvia Avallone è tornata. Per i fan che hanno amato il suo romanzo d’esordio Acciaio il conto alla rovescia con la nuova opera della scrittrice biellese è fissato per il 18 settembre, giorno d’uscita di Marina Bellezza, edito da Rizzoli. E’ stata lei stessa a darne l’annuncio con un post sul suo profilo Facebook: «Ho vissuto gli ultimi anni alla scrivania, davanti al computer, rapita dalla storia e dai personaggi che ho immaginato e che mi hanno tenuto compagnia fino a oggi. Ma adesso è arrivato il momento di presentarveli, di lasciarli liberi di vivere la loro vita insieme ai lettori. Voglio dirlo a voi per primi, perché mi avete sempre sostenuta con grande affetto».

 
Assalita dalle domande dei suoi lettori, curiosi di conoscere la nuova trama, la 30enne biellese ha dovuto concedere una piccola anticipazione: «Marina Bellezza è una ragazza che dalla vita pretende un risarcimento, vuole prendersi tutto e non ha paura di combattere. Sa che quando le strade “normali” non sono più percorribili, occorre essere eroi, pazzi, sognatori. In attesa (emozionatissima) che il romanzo esca e possiate conoscerla, vi ringrazio per l’affetto grande che continuate a dimostrarmi anche adesso, all’inizio di questa nuova avventura».
 Facendo però una ricerca su internet, dove il libro è già prenotabile sui canali di vendita online, si scopre che questa volta Avallone, lasciata Piombino, mette nel suo libro molta Biella come si evince dalla sinossi che presenta la sua seconda opera.

Valle Cervo. «Marina ha vent’anni e una bellezza assoluta - recita l’anteprima -. È cresciuta inseguendo l’affetto di suo padre, perduto sulla strada dei casinò e delle belle donne, e di una madre troppo fragile. Per questo dalla vita pretende un risarcimento, che significa lasciare la Valle Cervo, andare in città e prendersi la fama, il denaro, avere il mondo ai suoi piedi. Un sogno da raggiungere subito e con ostinazione. La stessa di Andrea, che lavora part time in una biblioteca e vive all’ombra del fratello emigrato in America, ma ha un progetto folle e coraggioso in cui nessuno vuole credere, neppure suo padre, il granitico ex sindaco di Biella. Per lui la sfida è tornare dove ha cominciato il nonno tanti anni prima, risalire la montagna, ripartire dalle origini. Marina e Andrea si attraggono e respingono come magneti, bruciano di un amore che vuole essere per sempre. Marina ha la voce di una dea, canta e balla nei centri commerciali trasformandoli in discoteche, si muove davanti alle telecamere con destrezza animale. Andrea sceglie invece di lavorare con le mani, di vivere secondo i ritmi antichi delle stagioni. Loro due, insieme, sono la scintilla. Se con Acciaio Silvia Avallone aveva anticipato la fine di un benessere che credevamo inesauribile, con questo romanzo ci dice che il destino non è già segnato e la vera rivoluzione sta nel rimanere, nel riappropriarci della nostra terra pezzo per pezzo, senza mai arretrare, perché anche se scalzi, furiosi e affamati, è certo che ce la faremo. Le regole del gioco sono cambiate quando i padri hanno divorato il futuro dei figli. Da oggi siamo tutti figli. Siamo tutti luci al neon e campi da arare. Siamo tutti Marina Bellezza».
 

Conferma. Dopo il successo clamoroso di Acciaio nel 2010, tradotto in 22 lingue, diventato un film, e vincitore di molti premi, tra i quali il Campiello Opera Prima, ora la giovane biellese affronta la prova più dura per una scrittrice: mantenere le aspettative dei suoi lettori.
Gabriele Pinna
pinna@primabiella.it

Seguici sui nostri canali