Lov Manoli terza da Mogol

Lov Manoli terza da Mogol
Pubblicato:
Aggiornato:

«I vincitori hanno portato, per lo più, canzoni in italiano. La mia è in inglese; essere arrivata terza, quindi, non può che riempirmi di soddisfazione». Francesca Manoli passeggia per le vie di Roma e si gode il risultato della bella avventura che le è valsa l’ultimo “testa a testa”, tra i cinque artisti finalisti del “Tour Music Fest 2016”. 
La cantautrice biellese, 22 anni di Valdengo ma oggi residente a Londra, non ha vinto - dunque non è stata premiata dal “paroliere Mogol” - ma si è distinta al festival internazionale dedicato alla musica emergente. Contest del quale è salita sul palco venerdì, 2 dicembre, sfidando un vero e proprio “tempio sacro” della musica, il Piper Club. 
Un’altra vittoria, però, potrebbe attenderla. Grazie al concorso, “Stardust”, il brano che, con le sue doti vocali, l’ha portata dritta in finale, ha incantato uno degli esperti. «Sono stata avvicinata dal produttore artistico della Emi (ndr. storica etichetta discografica), che mi ha  chiesto di inviargli altri brani. Secondo il suo giudizio, la mia canzone era la più “potente”. Sono felice, perché la Emi è stata acquistata dalla Universal: un respiro internazionale che fa per chi, come me, canta in inglese». Tornata oggi a Londra, domani Lov manderà i brani da lei scritti e interpretati. La credenziale per spiccare il volo. 
G.B.

«I vincitori hanno portato, per lo più, canzoni in italiano. La mia è in inglese; essere arrivata terza, quindi, non può che riempirmi di soddisfazione». Francesca Manoli passeggia per le vie di Roma e si gode il risultato della bella avventura che le è valsa l’ultimo “testa a testa”, tra i cinque artisti finalisti del “Tour Music Fest 2016”. 
La cantautrice biellese, 22 anni di Valdengo ma oggi residente a Londra, non ha vinto - dunque non è stata premiata dal “paroliere Mogol” - ma si è distinta al festival internazionale dedicato alla musica emergente. Contest del quale è salita sul palco venerdì, 2 dicembre, sfidando un vero e proprio “tempio sacro” della musica, il Piper Club. 
Un’altra vittoria, però, potrebbe attenderla. Grazie al concorso, “Stardust”, il brano che, con le sue doti vocali, l’ha portata dritta in finale, ha incantato uno degli esperti. «Sono stata avvicinata dal produttore artistico della Emi (ndr. storica etichetta discografica), che mi ha  chiesto di inviargli altri brani. Secondo il suo giudizio, la mia canzone era la più “potente”. Sono felice, perché la Emi è stata acquistata dalla Universal: un respiro internazionale che fa per chi, come me, canta in inglese». Tornata oggi a Londra, domani Lov manderà i brani da lei scritti e interpretati. La credenziale per spiccare il volo. 
G.B.

Seguici sui nostri canali