Che pettegoli questi Legnanesi!

Che pettegoli questi Legnanesi!
Pubblicato:
Aggiornato:

(3 mag) "Fam Fum e Frec" o "Fam Frec e Fastidi" (lo stesso spettacolo si presenta con entrambi i titoli) domani alle 21 vedrà i Legnanesi (nella foto) tornare al Teatro Odeon di Biella per far man bassa di pubblico, applausi e risate.
Comicità contagiosa. La formula è sempre la stessa, sempre più collaudata e sempre più in sintonia con un pubblico che vuole divertirsi, seguendo la contagiosa comicità di una compagnia, formata da soli uomini travestiti da donne del popolo (è nata nell’oratorio di una parrocchia di Legnano nel gennaio del ’49), magari rivivendo i tempi in cui ci si parlava ancora da un balcone all’altro, in cui i cortili erano l’Internet del quartiere, in cui battute e dicerie, pettegolezzi e litigiosità, abbracci e pacche erano intrisi di una genuina bonomia popolare.
"Fam Fum e Frec" o "Fam Frec e Fastidi" (lo stesso spettacolo si presenta con entrambi i titoli) domani alle 21 vedrà i Legnanesi (nella foto) tornare al Teatro Odeon di Biella per far man bassa di pubblico, applausi e risate.

Comicità contagiosa. La formula è sempre la stessa, sempre più collaudata e sempre più in sintonia con un pubblico che vuole divertirsi, seguendo la contagiosa comicità di una compagnia, formata da soli uomini travestiti da donne del popolo (è nata nell’oratorio di una parrocchia di Legnano nel gennaio del ’49), magari rivivendo i tempi in cui ci si parlava ancora da un balcone all’altro, in cui i cortili erano l’Internet del quartiere, in cui battute e dicerie, pettegolezzi e litigiosità, abbracci e pacche erano intrisi di una genuina bonomia popolare.

Gag e pettegolezzi. Il testo è un marchio di fabbrica e riprende il racconto scenico in lingua lombarda con la famiglia Colombo, da pettegolezzi popolari, da vicini di casa che non sanno farsi gli affari propri ma neanche quelli degli altri...
Tratto come sempre dal repertorio di Felice Musazzi, poi rivisitato da Antonio Provasio, questa volta prende spunto dalla vecchia rivista all’italiana, cucendo due ore di spettacolo tra gag e sogni da madama in grembiule: «Teresa, sempre pratica e in bolletta, quasi si ammala per le preoccupazioni e non perde occasione per battibeccare con la sua vittima sacrificale preferita, il Giovanni: lei lo vorrebbe morto, ma in fondo non riuscirebbe a passare un giorno senza il suo grande amore. Anche Mabilia, la figlia, non cambia mai: la “bella del cortile” si perde in fantasie meravigliose ma irrealizzabili».

Con l’Avis. La serata è organizzata dal Contato del Canavese in collaborazione con la sezione Avis di Biella, nell’ambito della stagione teatrale cittadina (fuori abbonamento).
Ingresso: platea 25 euro, galleria 22.
R.I.

3 maggio 2011

Seguici sui nostri canali