Lara, se la violenza non oscura il sole
Primo libro per la biellese Martina Botta, ispirato a una storia vera.
Primo libro per la biellese Martina Botta, ispirato a una storia vera.
Il libro
Dopo il buio, c’è sempre il sole. Non solo un titolo, questo è il messaggio che il libro di Martina Botta vuole lanciare, a partire da una storia intensa e difficile, da vivere come da raccontare, che è la storia di Lara, nome di fantasia, una per tutte quelle vite che, durante il loro corso, devono fare i conti con bullismo e violenza psicologica.
Il libro, che sarà probabilmente presentato alla Biblioteca di Valdengo prossimamente, in occasione della Festa della Donna, nasce dall’impegno che l’autrice biellese profonde sul campo, un campo delicatissimo al quale si sta dedicando. Nello stesso tempo, come racconta lei stessa a “Eco”, è scaturito da un’urgenza, l’urgenza del raccontare per sensibilizzare quante più persone possibili. Il tutto partendo da un’esperienza vera di una donna biellese, come lei. Una storia introspettiva e ricca di sfondi psicologici, dunque, ma molto comune alle milioni di altre persone e donne che tutt’oggi vivono, purtroppo, esperienze simili.
“Dopo il buio, c’è sempre il sole. Una vita oltre le parole” è disponibile in formato kindle e cartaceo in vendita on line.
L’autrice
Nata a Biella nel 1991, Martina Botta (nella foto) è impiegata social media manager con la passione per la scrittura.
«Ho sempre pensato che scrivere sia uno sfogo e una liberazione interiore - spiega - Decido così di pubblicare il mio primo libro e scelgo di fare una lunga chiacchierata con “Lara”, la quale mi racconta la sua reale storia. Una storia importante e potente, tanto quanto le sue parole. Tematiche di bullismo e violenza psicologica mi permettono di inoltrarmi nella sua vita come se fossi proprio io ad averla vissuta. Inizio, allora, a collaborare con associazioni contro la violenza sulle donne e spero che questo libro sia solo il primo dei tanti. Ma che sia forse il più significativo e importante: non sarò di certo io a cambiare le cose, ma pur da qualcosa bisogna cominciare».
Giovanna Boglietti