L'ambasciata veste biellese

L'ambasciata veste biellese
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Giovedì a Bruxelles  si inaugura per la seconda volta in due anni la mostra “Campioni in stoffa” che dal Parlamento Europeo - dov’era rimasta allestita per una settimana nell’ottobre scorso - è migrata all’Istituto Italiano di Cultura (presso l’ambasciata).

 L’appuntamento è per giovedì sera: al vernissage saranno presenti l’ambasciatore italiano in Belgio Alfredo Bastianelli, la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura Federiga Bindi, l’europarlamentare Gianluca Susta ed altri esponenti politici italiani oltre agli organizzatori del DocBi con Giovanni Vachino e dell’associazione Stile Libero con Fabrizio Lava, che ha fornito alcuni pannelli dall’ultima edizione di Memorandum. A chiudere l’inaugurazione è previsto un buffet con prodotti tipici di “Sapori biellesi”. La mostra resterà aperta fino al 24 febbraio.

I contenuti. A Bruxelles è stata portata una parte di “Campioni in stoffa”, rassegna che sempre lo scorso anno era stata ospitata alla Fabbrica della Ruota, voluta dal DocBi e dall’Itis “Q.Sella” con  lo scopo di rilanciare una serie di valori veicolati nella storia attraverso i campionari dai maggiori lanifici biellesi negli ultimi cento anni fra creatività e innovazione.  Il trait d’union del percorso manifatturiero biellese è rappresentato dagli ultimi quattro  campionari conservati (dei 29 che furono esposti all’Exposition del 1910), che sono presenti in mostra accanto a oggetti che rappresentano  l’evoluzione del modo di concepire  un tessuto. Non solo storia, però; anche  memoria. In questa riedizione di “Campioni in stoffa” figurano due allestimenti ripresi dal festival di fotografia Memorandum con scatti sui due complessi industriali fondamentali per lo sviluppo imprenditoriale del Biellese: la Manifattura Lane Borgosesia, oggi Zegna Baruffa, e i Lanifici Rivetti.

La promozione. L’obiettivo  dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles è anche quello della promozione  del territorio laddove pulsa il cuore dell’Europa. «Hanno manifestato - dice il presidente DocBi Vachino - speranze di ricaduta turistica e la volontà di tessere collegamenti con  il Biellese attraverso la promozione di pacchetti turistici».  Nella stagione in cui l’Europa si è rivotata al manifatturiero, la mostra biellese assume una naturale importanza: fra l’altro il Parlamento  discute proprio domani a Strasburgo il tema nodale di “come facilitare la ripresa industriale nell’Ue”. Una buona occasione, dunque, per i rappresentanti dei 27, per una visita.

Roberto Azzoni

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