La Passione ispira un libro... comico

Una mezzora dopo, il sindaco piombò nella stanza dove aveva lasciato i famigliari. E interrogò la moglie: «Dov’è Sordevolo?». «Non so dove l’hai messo...» «Sordevolo, Sordevolo... è una città, un paese, un qualcosa. Dov’è?».
La scena si svolge a casa del Ubaldo Bertone, sindaco di Barlume di Sotto, paesino sperduto tra le montagne del Piemonte, morente molto più che ridente. Dopo aver visto la sua popolazione assottigliarsi sempre più a causa di una serie di suicidi e dopo aver perso perfino il parroco che ha deciso di trasferirsi altrove, decide di fare qualcosa per invertire la tendenza e ridare popolarità al suo comune. E il colpo di genio gli arriva proprio traendo ispirazione da Sordevolo: «Mi ha telefonato Bertino, il mio vice. Mi ha detto che il telegiornale regionale ha parlato di questo benedetto posto che si chiama Sordevolo, dove ogni cinque anni fanno la ‘Passione di Gesù’, con grande successo».
È questa la miccia che innesca la macchina narrativa inventata dal giornalista alessandrino Massimo Brusasco per il suo libro I Promessi sposi, la Passione e il gatto che non voleva stare solo, edito dalla biellese Lieneadaria (242 pagine, 16 euro). Una commedia degli equivoci e dell’assurdo, che gioca con l’ingenuità della gente strappando un sorriso ad ogni pagina. E intanto rende omaggio al prestigio che ha raggiunto Sordevolo e la sua Passione al di fuori del territorio biellese e se possibile lo accresce, visto che il libro è già stato presentato in molte città, da Tortona ad Alessandria a Casale.
Matteo Lusiani
Leggi di più sull’Eco di Biella di sabato 25 luglio 2015
Una mezzora dopo, il sindaco piombò nella stanza dove aveva lasciato i famigliari. E interrogò la moglie: «Dov’è Sordevolo?». «Non so dove l’hai messo...» «Sordevolo, Sordevolo... è una città, un paese, un qualcosa. Dov’è?».
La scena si svolge a casa del Ubaldo Bertone, sindaco di Barlume di Sotto, paesino sperduto tra le montagne del Piemonte, morente molto più che ridente. Dopo aver visto la sua popolazione assottigliarsi sempre più a causa di una serie di suicidi e dopo aver perso perfino il parroco che ha deciso di trasferirsi altrove, decide di fare qualcosa per invertire la tendenza e ridare popolarità al suo comune. E il colpo di genio gli arriva proprio traendo ispirazione da Sordevolo: «Mi ha telefonato Bertino, il mio vice. Mi ha detto che il telegiornale regionale ha parlato di questo benedetto posto che si chiama Sordevolo, dove ogni cinque anni fanno la ‘Passione di Gesù’, con grande successo».
È questa la miccia che innesca la macchina narrativa inventata dal giornalista alessandrino Massimo Brusasco per il suo libro I Promessi sposi, la Passione e il gatto che non voleva stare solo, edito dalla biellese Lieneadaria (242 pagine, 16 euro). Una commedia degli equivoci e dell’assurdo, che gioca con l’ingenuità della gente strappando un sorriso ad ogni pagina. E intanto rende omaggio al prestigio che ha raggiunto Sordevolo e la sua Passione al di fuori del territorio biellese e se possibile lo accresce, visto che il libro è già stato presentato in molte città, da Tortona ad Alessandria a Casale.
Matteo Lusiani
Leggi di più sull’Eco di Biella di sabato 25 luglio 2015