a sordevolo

La “Passione” che non avete mai visto

In attesa di entrare in scena si tengono d’occhio i monitor, tra una bibita e un gelato

La “Passione” che non avete mai visto
Pubblicato:

La “Passione” che non avete mai visto

Se non è uno spettacolo nello spettacolo, poco ci manca. Vivere il “dietro le quinte” della “Passione” di Sordevolo è un’emozione nuova e diversa ad ogni replica, anche se gesti, orari, riti e luoghi restano gli stessi di sempre. A cominciare dal ritrovo di tutti gli interpreti.
E’ in una sala dell’ex ristorante “La Campagnola” che da più edizioni gli attori sono chiamati a presentarsi, già con il costume di scena indosso (ciascuno ha il proprio, realizzato su misura dalle sarte), a partire dalle 18.30 per la rappresentazione delle 21 e dalle 14 per quella pomeridiana. Ed è qui che, dal 18 giugno scorso, Franco Ronchetta e Isa Bodone provvedono a distribuire a ciascuno gli oggetti - i gioielli, le corazze, le armature, le lance, le corone - che completano la vestizione dei vari personaggi.

Un lavoro importante dietro le quinte

Inevitabile, ma fondamentale, poi, il passaggio al trucco, per mettere in rilievo i tratti degli occhi, ma anche per “disegnare” gli sfregi ai ladroni, ad esempio. A curare questa parte artistica, se così si può dire, è da varie edizioni Massimiliano Gaggino, che ormai si è conquistato il titolo di “truccatore ufficiale della ‘Passione’” e che quest’anno per la prima volta ha pure debuttato nel cast, vestendo i panni di Satana.
Terminate le operazioni, i protagonisti si raggruppano all’esterno dell’ex ristorante e, in attesa dell’appello, può capitare di vedere “Gesù” farsi un selfie con “Giuda” o con “Pilato”. «Perché quello - racconta chi lo vive in prima persona - è un momento di grande aggregazione». Quindi il corteo è pronto per partire e per sfilare lungo le vie di Sordevolo, passando davanti anche alla casa di riposo, per coinvolgere nella rappresentazione quanti, per ragioni anagrafiche e motivi di salute, non possono più andare in scena, collaborare o semplicemente assistere alla “Passione”.
A un terzo del percorso, i cavalli si uniscono al corteo e, nell’ultimo tratto, ecco il lungo serpentone passare attraverso due ali di folla: il suo pubblico. Solo dopo che tutti gli spettatori avranno preso posto, lo spettacolo potrà iniziare. Nel frattempo, una volta raggiunte le quinte dell’anfiteatro, gli attori vengono microfonati ad uno ad uno.

In anfiteatro

Durante la rappresentazione occorre stare il più possibile attenti e concentrati, seguire dai monitor ciò che sta accadendo in scena - per capire quando è il momento di fare il proprio ingresso - e prestare attenzione ai segnali luminosi che il regista Celestino Fogliano invia ogni qualvolta si ha un cambio scena.
Man mano che la “Passione” volge verso il suo drammatico epilogo, c’è chi ha bisogno di ritoccare il trucco. E’ il caso dell’interprete di Gesù, che deve farsi accentuare i segni della flagellazione e la colatura del sangue causata dalla corona di spine. Poco distante, affinché non si annoino, i bambini (angioletti / diavoletti) vengono intrattenuti dal “Diavolo” Andrea Pollono, che provvede a farli giocare e a far loro cambiare i costumi. Mentre per rifocillarsi, in questa caldissima estate, è presente un punto ristoro, con bibite e gelati.
E a proposito di costumi, è quasi un rito ad ogni rappresentazione il cambio d’abito di Pilato che, dopo la prima scena in tunica, deve vestirsi da guerriero e indossare l’armatura: un’operazione complessa da fare in un breve lasso di tempo, che richiede l’intervento e l’aiuto di più persone, perché «da solo, povero Pilato, mica può farcela!».

A fine spettacolo la tensione si scioglie. E’ il momento degli applausi, dei commenti, dei saluti finali, degli ultimi selfie. Della festa, insomma. Poi, ancora con tanta adrenalina in corpo, ciascuno torna verso casa. Con la consapevolezza di aver contribuito, una volta di più, a rinnovare una tradizione di teatro popolare che Sordevolo vanta da oltre 200 anni.

Lara Bertolazzi

(Foto Alice Nazzario)

passione dietro le quinte (2)
Foto 1 di 3
passione dietro le quinte (3)
Foto 2 di 3
passione dietro le quinte (4)
Foto 3 di 3
Seguici sui nostri canali