Italina, maestra coraggio di Muzzano
Dopo il trasferimento nella sua terra, il Molise, denunciò le angherie dei fascisti. Il sindaco Favario ha contribuito alla ricerca dei documenti d’archivio per il libro.
Dopo il trasferimento nella sua terra, il Molise, denunciò le angherie dei fascisti. Il sindaco Favario ha contribuito alla ricerca dei documenti d’archivio per il libro.
La storia
La vita di una maestra originaria di Trivento, in provincia di Campobasso, si intreccia con quella del Biellese, e di Muzzano in particolare, dove la donna, Italina Mastroiacovo, aveva insegnato per qualche tempo nella scuola elementare del paese, a cavallo degli anni Trenta.
A lei, e al suo coraggio nel denunciare le angherie dei fascisti, è dedicato il libro a firma di Antonio Lanza e Giuseppe De Dona, frutto di un accurato lavoro di ricerca storica.
“Casacalenda, 1934 - Il Coraggio di una donna” (Tg Book Editore, Sandrigo,Vicenza): questo il titolo del volume, fresco di stampa, che racconta i fatti accaduti proprio a Casacalenda - altro comune della provincia di Campobasso - tra il 1932 e il 1935, dove la maestra prestò servizio appena giunta in Molise, dopo pregresse e lunghe esperienze d’insegnamento tra Val d’Aosta e Piemonte. Italina mise nero su bianco un’articolata e dettagliata denuncia, concernente più fatti di malaffare (appropriazione indebita, molestie sessuali e calunnia, per citarne qualcuno), che indirizzò al Regio Prefetto e al Regio Provveditore e che a seguire finì persino all’attenzione del Ministero dell’Interno.
Ne scaturirono carteggi infuocati, all’esito dei quali Italina Mastroiacovo subì trasferimenti non graditi: le fu infatti assegnata una cattedra a Trivento soltanto negli ultimi anni della carriera.
«Moltissimi i “nemici”, nessuno dei quali, tuttavia, ha mai messo in discussione la sua preparazione e il suo spessore professionale. Una donna - scrivono gli autori - dal carattere forte, irreprensibile, preparata, oggigiorno ricordata con affetto e gratitudine dagli ex scolari, molti dei quali docenti in pensione. Colta ed integerrima, ma anche emancipata: tra gli Anni ‘50 e ‘60 del secolo scorso, è stata tra le poche donne al volante, e la sua Fiat 600 è ancora ben impressa nella memoria e nei ricordi dei Triventini più anziani».
A Muzzano
Dal Molise e ritorno, passando per la Valle d’Aosta e il Piemonte (aveva prestato servizio anche in una scuola di Valdengo, tra il 1926 e il 1927), il certosino lavoro di ricerca ha dunque portato Lanza e De Dona a imbattersi nel Comune di Muzzano, dove hanno trovato la piena collaborazione del sindaco, Roberto Favario. «In questo comune, al tempo provincia di Vercelli, è stato individuato prezioso materiale storico, sia documentale che fotografico», scrivono gli autori. «Abbiamo contattato l’amministrazione comunale di Muzzano a ridosso di San Silvestro 2022 - ricorda Antonio Lanza - e già prima dell’Epifania 2023 il dottor Favario ci ha inoltrato materiale documentale di estremo interesse, utilissimo alla ricerca che avevamo in corso».
Tra la documentazione fornita ai due autori, anche il certificato rilasciato all’insegnante, su sua richiesta, in quanto necessario all’iter per l’istanza di trasferimento in Molise. «Il Podestà certifica - si legge nel documento, datato Muzzano, 12 maggio 1932 - che la Sig. na Mastrojacovo Italina, nata a Trivento (Campobasso) il 9 settembre 1894, insegnante in questo Comune da un quinquennio, e precisamente dall’anno scolastico 1927/1928, ha sempre tenuto una condotta morale e civile ineccepibile sotto ogni rapporto.
«Che inoltre ha sempre adoprato e svolto tutta la sua attività con lodevole impegno e con costante zelo e puntualità, sia a favore della Scuola che delle iniziative del Regime Fascista; dalla Festa Pro dote Scuola a quella del Libro, della Befana Fascista, del Pane, del Fiore, dell’Uva e in tutte le altre manifestazioni civili e patriottiche.
«Ed in fede di quanto sopra le rilascia di buon grado il presente certificato per ogni uso che di ragione».
Il libro sarà a breve in vendita online.
Lara Bertolazzi