Inchiesta, decisione dopo l'estate

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(16 ago) C’è attesa dopo le vacanze estive in merito alle decisioni del sostituto procuratore Francesco Alvino che si occupa dell’inchiesta sulla valanga che domenica 6 marzo scorso, lungo la nord del Camino, ha travolto una comitiva composta da 21 sciatori uccidendone due (Emanuele Mosca, 65 anni, di Graglia, e Carlo Graziano, 25 anni, di Crescentino) e ferendone altri cinque. Secondo il consulente nominato dalla Procura, non era possibile prevedere il distacco dell’enorme massa di neve. Una notizia che annullerebbe le presunte responsabilità dei tre indagati, le guide alpine Stefano Perrone, Andrea Mettadelli e Teodoro Bizzocchi, nei confronti dei quali viene ipotizzata l’accusa di omicidio colposo. C’è attesa dopo le vacanze estive in merito alle decisioni del sostituto procuratore Francesco Alvino che si occupa dell’inchiesta sulla valanga che domenica 6 marzo scorso, lungo la nord del Camino, ha travolto una comitiva composta da 21 sciatori uccidendone due (Emanuele Mosca, 65 anni, di Graglia, e Carlo Graziano, 25 anni, di Crescentino) e ferendone altri cinque. Secondo il consulente nominato dalla Procura, non era possibile prevedere il distacco dell’enorme massa di neve. Una notizia che annullerebbe le presunte responsabilità dei tre indagati, le guide alpine Stefano Perrone, Andrea Mettadelli e Teodoro Bizzocchi, nei confronti dei quali viene ipotizzata l’accusa di omicidio colposo. Secondo gli esperti, dalla temperatura e dalle condizioni della neve, non era possibile immaginare un distacco di elevate proporzioni come avvenne quel giorno quando si formarono tre valanghe in rapida successione con un fronte nevoso che raggiunse un’ampiezza di circa trecento metri. Nei giorni successivi alla tragedia, i tecnici avevano raggiunto i 2390 metri del Camino insieme alla Polizia scientifica. Il freddo aveva mantenuto intatte le condizioni del manto nevoso e le serpentine lasciate dagli sci e dalle tavole della comitiva. Quel giorno, soprattutto per l’assenza di segnale per i cellulari, fu grande la preoccupazione tra i parenti degli sciatori.

16 agosto 2011

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