In arrivo la “Biella Colors’ School”

In arrivo la  “Biella Colors’ School”
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BIELLA - Un evento inedito, sì. Ma anche uno dei più grandi del genere che siano stati organizzati in città. La “Biella Colors’ School” si presenta dall’alto dei suoi numeri: 2.500 studenti partecipanti, provenienti dai sei istituti superiori della provincia, che domani per un’ora e trenta minuti circa - dalle 11 alle 12.30 - saranno impegnati in un corsa non competitiva lungo un circuito di tre chilometri e mezzo, che tocca il centro nevralgico della città.
La manifestazione, edizione zero, si affaccia alla quotidianità dei biellesi con il suo scopo benefico - raccogliere fondi per alcune borse di studio - e con le sue caratteristiche di evento festaiolo, fatto di divertimento e colore, quelle tinte che saranno lanciate a suon di battaglie e “spari” a colpi di polveri rosa, viola, gialle, verdi, arancioni e blu. Una per ciascun istituto scolastico.
D’altro canto, un percorso libero (non essendo una gara), in luogo aperto (le arterie coinvolte non saranno chiuse e il traffico subirà limitazioni temporanee, ovvero al solo passaggio del corteo o delle frange di corteo) e di impatto (le battaglie di colore avverranno in luogo pubblico e frequentato), non poteva che essere organizzato secondo regole ferree. 
L’intenzione dei curatori resta, infatti, quella di mantenere alta l’attenzione, la sicurezza e il rispetto del comportamento più consono. Insomma, ogni studente ha ricevuto un elenco di regole da rispettare; tra queste, quella che vuole che siano ammessi solo gli studenti iscritti: «Non ci saranno deroghe e l’area della festa (lo stadio La Marmora, aperto dalle ore 10 in avanti, fino alle 20 nel segno del “GranGalàDopoGara”) sarà rigorosamente riservata a loro, con un rigido servizio di vigilanza. La sicurezza consentirà l’ingresso solo ed esclusivamente a chi indosserà il braccialetto verde #BCS che dovrà essere bene in vista: in caso di smarrimento non potrà essere sostituito e non si potrà partecipare», si legge nel vademecum.
I numeri, certo, alzeranno ancora di più l’impegno sul controllo: gli organizzatori - nove ragazzi dell’Iis “E. Bona” con la professoressa Silvia De Bianchi e l’associazione Biella Sport Promotion di Claudio Piana - non celano lo stupore, ammettendo che non si sarebbero aspettati un’adesione così massiccia. Dal totale dei 2.500 partecipanti sono esclusi, infatti, i volontari e lo staff coinvolti. 
Il loro lavoro è cominciato a gennaio, spiega Silvia De Bianchi: «Siamo riusciti a portare avanti il progetto grazie all’aiuto dei tanti sponsor che ci sostengono, e che ringraziamo. Capiremo l’entità delle borse di studio quando faremo i conti finali. Ora che la “Biella Colors’ School” deve iniziare credo che la raccomandazione importante per gli studenti sia quella di comportarsi al meglio. Sarà, per loro, l’occasione di dare alla città una prova di maturità».
Giovanna Boglietti     

BIELLA - Un evento inedito, sì. Ma anche uno dei più grandi del genere che siano stati organizzati in città. La “Biella Colors’ School” si presenta dall’alto dei suoi numeri: 2.500 studenti partecipanti, provenienti dai sei istituti superiori della provincia, che domani per un’ora e trenta minuti circa - dalle 11 alle 12.30 - saranno impegnati in un corsa non competitiva lungo un circuito di tre chilometri e mezzo, che tocca il centro nevralgico della città.
La manifestazione, edizione zero, si affaccia alla quotidianità dei biellesi con il suo scopo benefico - raccogliere fondi per alcune borse di studio - e con le sue caratteristiche di evento festaiolo, fatto di divertimento e colore, quelle tinte che saranno lanciate a suon di battaglie e “spari” a colpi di polveri rosa, viola, gialle, verdi, arancioni e blu. Una per ciascun istituto scolastico.
D’altro canto, un percorso libero (non essendo una gara), in luogo aperto (le arterie coinvolte non saranno chiuse e il traffico subirà limitazioni temporanee, ovvero al solo passaggio del corteo o delle frange di corteo) e di impatto (le battaglie di colore avverranno in luogo pubblico e frequentato), non poteva che essere organizzato secondo regole ferree. 
L’intenzione dei curatori resta, infatti, quella di mantenere alta l’attenzione, la sicurezza e il rispetto del comportamento più consono. Insomma, ogni studente ha ricevuto un elenco di regole da rispettare; tra queste, quella che vuole che siano ammessi solo gli studenti iscritti: «Non ci saranno deroghe e l’area della festa (lo stadio La Marmora, aperto dalle ore 10 in avanti, fino alle 20 nel segno del “GranGalàDopoGara”) sarà rigorosamente riservata a loro, con un rigido servizio di vigilanza. La sicurezza consentirà l’ingresso solo ed esclusivamente a chi indosserà il braccialetto verde #BCS che dovrà essere bene in vista: in caso di smarrimento non potrà essere sostituito e non si potrà partecipare», si legge nel vademecum.
I numeri, certo, alzeranno ancora di più l’impegno sul controllo: gli organizzatori - nove ragazzi dell’Iis “E. Bona” con la professoressa Silvia De Bianchi e l’associazione Biella Sport Promotion di Claudio Piana - non celano lo stupore, ammettendo che non si sarebbero aspettati un’adesione così massiccia. Dal totale dei 2.500 partecipanti sono esclusi, infatti, i volontari e lo staff coinvolti. 
Il loro lavoro è cominciato a gennaio, spiega Silvia De Bianchi: «Siamo riusciti a portare avanti il progetto grazie all’aiuto dei tanti sponsor che ci sostengono, e che ringraziamo. Capiremo l’entità delle borse di studio quando faremo i conti finali. Ora che la “Biella Colors’ School” deve iniziare credo che la raccomandazione importante per gli studenti sia quella di comportarsi al meglio. Sarà, per loro, l’occasione di dare alla città una prova di maturità».
Giovanna Boglietti     

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