Il Messiah in cattedrale

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(21 dic) Domenica 26 dicembre (Santo Stefano), in Cattedrale (ore 21), l’associazione Progetto Musica curerà la restituzione al suono di parti del "Messiah", il celebre oratorio per soli, coro ed orchestra di Georg Friedrich Händel, il compositore tedesco coetaneo di Johann Sebastian Bach, divenuto nei fatti il musicista inglese d’adozione per eccellenza, se non altro limitatamente al respiro del Barocco musicale. Sotto la guida di Giulio Monaco, che ancora una volta salirà sul podio con responsabilità direttoriale, confluiranno nell’esecuzione le energie del coro polifonico, del coro dei corsisti, del coro di voci bianche e dell’orchestra di Progetto Musica. Domenica 26 dicembre (Santo Stefano), in Cattedrale (ore 21), l’associazione Progetto Musica curerà la restituzione al suono di parti del "Messiah", il celebre oratorio per soli, coro ed orchestra di Georg Friedrich Händel, il compositore tedesco coetaneo di Johann Sebastian Bach, divenuto nei fatti il musicista inglese d’adozione per eccellenza, se non altro limitatamente al respiro del Barocco musicale. Sotto la guida di Giulio Monaco, che ancora una volta salirà sul podio con responsabilità direttoriale, confluiranno nell’esecuzione le energie del coro polifonico, del coro dei corsisti, del coro di voci bianche e dell’orchestra di Progetto Musica. Sul piano della direzione, in particolare per la conduzione dei vocalisti, collaboreranno con Monaco altre personalità dell’associazione biellese: Simona Nicolo, Monica Tressoldi e Guido Antoniotti. Invitati, in veste di solisti, il controtenore Alessandro Carmignani e il tenore Mirko Guadagnini. L’orchestra allestita per l’occasione, forte di oltre venti strumentisti biellesi e non, avrà in Enrico Groppo, docente di violino al conservatorio di Novara, il primo violino di spalla. Al clavicembalo siederà Stefania Bellini, all’organo Franco Calderara.
La selezione di pagine dalle tre parti del "Messiah" presentata da Giulio Monaco e collaboratori per l’evento cittadino è articolata in ventisei brani: dall’aria per tenore "Ev’ry valley shall be exalted" al coro conclusivo "Worthy is the Lamb". Notoriamente i testi del "Messiah" sono interamente di diretta derivazione biblica e, nella propria “Esegesi musicale di Händel”, monsignor Gianfranco Ravasi - molti biellesi ne ricordano ancora la bellissima lectio magistralis sul logos svolta ad Oropa giusto un paio di anni fa - scrive che “il librettista (...) puntava alla sobrietà potente del puro dettato biblico, costruendo così una trama in cui le pagine dei due Testamenti s’intrecciavano tra loro in un mirabile contrappunto teologico”. Lo spettacolo gode del patrocinio della Diocesi di Biella, del Comune di Biella, della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e della Banca Simetica.
M.RO.

21 dicembre 2010

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