Il concorso pubblico finisce in Procura

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Il concorso pubblico finisce in Procura
Architetti contro Cordar Energia. Presentato un esposto

 
(12 dic) Un concorso pubblico per l’assunzione di cinque dipendenti a tempo indeterminato scatena una “guerra” attorno a Cordar Energia, partecipata che ha come soci la Provincia di Biella, al 51 per cento, e Cordar Imm al 49. Un caso che mette contro gli amministratori della società e l’Ordine degli architetti, che dopo aver cercato una mediazione andata a vuoto, ora annuncia, attraverso il suo presidente Mario Porta, un esposto in Procura.  

 

Il concorso pubblico finisce
con un esposto in Procura
Architetti contro Cordar Energia che ribatte: «Rispettata la legge»

 
   

Un concorso pubblico per l’assunzione di cinque dipendenti a tempo indeterminato scatena una “guerra” attorno a Cordar Energia, partecipata che ha come soci la Provincia di Biella, al 51 per cento, e Cordar Imm al 49. Un caso che mette contro gli amministratori della società e l’Ordine degli architetti, che dopo aver cercato una mediazione andata a vuoto, ora annuncia, attraverso il suo presidente Mario Porta, un esposto in Procura. La vicenda assume però anche connotazioni politiche in un momento in cui si parla sempre di più di “questione morale”. Con una interrogazione Orazio Scanzio, capogruppo di Forza Italia, chiede al presidente della Provincia, in quanto socio di maggioranza, di provvedere all’azzeramento dei vertici societari sino a quando non verrà fatta chiarezza sull’intera vicenda.
Tutto quanto è cominciato nei giorni scorsi con una lettera a firma del presidente dell’ordine degli architetti, Mario Porta, che muoveva accuse pesanti e circonstanziate su questo concorso pubblico. Tra le osservazioni rilevate la mancata pubblicità dell’iniziativa e gli scarsi tempi di pubblicazione (appena nove giorni). Ma anche l’esclusione dal concorso degli architetti «cosa incomprensibile - secondo Porta - perché anche queste figure professionali possono svolgere gli incarichi oggetto del concorso». Insomma, un bando che sembrerebbe  favorire chi già opera in Cordar Energia, secondo il presidente dell’ordine, e tutto questo «fa sorgere molti dubbi sulla correttezza dell’ente che propone questo metodo di assunzione». Chi ha dichiarato di aver partecipato alla selezione, ad esempio, è l’amministratore delegato della società, Alberto Prospero, di nomina politica.
La replica della società è affidata a un comunicato stampa a firma del presidente di Cordar Energia, Rudy Giono, che ribadisce di aver agito nel totale rispetto dei criteri di legge. «Proprio il principio di trasparenza e correttezza  hanno spinto la società - si legge -, nel momento in cui si è rivelato necessario procedere ad assunzioni, ad adeguarsi scrupolosamente a quanto stabilito dalla legge che recentemente ha normato le modalità di reclutamento delle risorse umane e che indica come Cordar Energia possa procedere alla ricerca di personale attraverso selezione e non attraverso concorso». Gli architetti hanno chiesto la riapertura del bando per otto giorni e la possibilità di concorrere, sentendosi però rispondere di no. «Ora i nostri legali - conclude Porta - valuteranno anche se ricorrere al Tar».
Enzo Panelli

12 dicembre 2008

 
    

 

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