I volti della Passione in miniatura

SORDEVOLO - Anna Pidello apre i cancelli del dietro le quinte con un piccolo altoparlante in mano. E attorno a lei sgambettano attori in erba, che sembrano aver espugnato il lembo di Palestina allestito all’Anfiteatro “Giovanni Paolo II” di Sordevolo. Vi si muovono sicuri, padroni dell’allestimento scenografico che fa da sfondo alla sacra rappresentazione in scena anche questo fine settimana, come tutti i weekend da qui al 27 settembre. D’altronde, la Passione di Sordevolo sono anche e soprattutto loro, i più piccoli. Tanti diavoletti, plebei, apostoli, Cristi, Maddalene e Madonne che vanno dai 4 ai 14 anni. Vivaio dello spettacolo degli adulti, certo, che li accoglie, una volta passata la terza media. E, quindi, continuità di una tradizione lunga 200 anni, che in paese ci si passa di generazione in generazione, tra famiglie. Ma anche preziosa integrazione dell’intero palinsesto, avvenuta ufficialmente - ed era il 1980 - con la cosiddetta “Passione dei Bambini”.
Prima di allora, già 35 anni or sono, i figli dei sordevolesi recitavano sì, ma per strada, per conto loro, a parte. Ora, e in questi giorni le risate e le grida da gioco che si sentono attorno all’anfiteatro ne sono la prova, anche i bambini propongono al pubblico tre spettacoli, della canonica durata di due ore e mezza, vestiti in costume e preparati per recitare parola dopo parola il testo del Quattrocento, steso per la Passione di Cristo dal cappellano fiorentino Giuliano Dati. Gli stessi versi riproposti dagli adulti. «Fa eccezione la terza replica della Passione dei Bambini, quella dedicata alle scuole», raccontano Anna Pidello e Lorena Givone, registe di questa “Passione nella Passione”, nonché Marie sulla scena. «In quel caso, la durata è ridotta nel rispetto dell’orario scolastico». Appuntamento, allora, il 30 agosto, l’11 e il 18 settembre, date che mobilitano anche gli adulti. «Avremo in scena 82 bambini. Di questi, le parti recitate sono 55 circa: per lo più sono ruoli maschili, molto meno i femminili. Quindi, capita che qualcuno stia studiando ben tre personaggi diversi o che delle bambine recitino nei panni dei maschi, tra i farisei ad esempio». A questo si preparano Francesca Gaggino e la 13enne Cheyenne Bocca, anche Madonna come la coetanea Ginevra Scaramal. A nessuno, in ogni caso, si fanno sconti: la Passione dei Bambini ha addirittura la sua cavalleria, biga di Pilato compresa. Della quale fa parte Renato Rubin Pedrazzo, 11 anni, centurione, Satana e Giuda. Figlio d’arte, come Giuseppe Pidello, del Gesù Gian Marco, che però non ne vuol sapere di seguire le orme del padre. E, anzi, si sente prima di tutto Cavaliere. A ricordare che quella dei Bambini è una Passione con un’anima tutta sua.
Giovanna Boglietti
SORDEVOLO - Anna Pidello apre i cancelli del dietro le quinte con un piccolo altoparlante in mano. E attorno a lei sgambettano attori in erba, che sembrano aver espugnato il lembo di Palestina allestito all’Anfiteatro “Giovanni Paolo II” di Sordevolo. Vi si muovono sicuri, padroni dell’allestimento scenografico che fa da sfondo alla sacra rappresentazione in scena anche questo fine settimana, come tutti i weekend da qui al 27 settembre. D’altronde, la Passione di Sordevolo sono anche e soprattutto loro, i più piccoli. Tanti diavoletti, plebei, apostoli, Cristi, Maddalene e Madonne che vanno dai 4 ai 14 anni. Vivaio dello spettacolo degli adulti, certo, che li accoglie, una volta passata la terza media. E, quindi, continuità di una tradizione lunga 200 anni, che in paese ci si passa di generazione in generazione, tra famiglie. Ma anche preziosa integrazione dell’intero palinsesto, avvenuta ufficialmente - ed era il 1980 - con la cosiddetta “Passione dei Bambini”.
Prima di allora, già 35 anni or sono, i figli dei sordevolesi recitavano sì, ma per strada, per conto loro, a parte. Ora, e in questi giorni le risate e le grida da gioco che si sentono attorno all’anfiteatro ne sono la prova, anche i bambini propongono al pubblico tre spettacoli, della canonica durata di due ore e mezza, vestiti in costume e preparati per recitare parola dopo parola il testo del Quattrocento, steso per la Passione di Cristo dal cappellano fiorentino Giuliano Dati. Gli stessi versi riproposti dagli adulti. «Fa eccezione la terza replica della Passione dei Bambini, quella dedicata alle scuole», raccontano Anna Pidello e Lorena Givone, registe di questa “Passione nella Passione”, nonché Marie sulla scena. «In quel caso, la durata è ridotta nel rispetto dell’orario scolastico». Appuntamento, allora, il 30 agosto, l’11 e il 18 settembre, date che mobilitano anche gli adulti. «Avremo in scena 82 bambini. Di questi, le parti recitate sono 55 circa: per lo più sono ruoli maschili, molto meno i femminili. Quindi, capita che qualcuno stia studiando ben tre personaggi diversi o che delle bambine recitino nei panni dei maschi, tra i farisei ad esempio». A questo si preparano Francesca Gaggino e la 13enne Cheyenne Bocca, anche Madonna come la coetanea Ginevra Scaramal. A nessuno, in ogni caso, si fanno sconti: la Passione dei Bambini ha addirittura la sua cavalleria, biga di Pilato compresa. Della quale fa parte Renato Rubin Pedrazzo, 11 anni, centurione, Satana e Giuda. Figlio d’arte, come Giuseppe Pidello, del Gesù Gian Marco, che però non ne vuol sapere di seguire le orme del padre. E, anzi, si sente prima di tutto Cavaliere. A ricordare che quella dei Bambini è una Passione con un’anima tutta sua.
Giovanna Boglietti