I Seraphic Eyes lanciano “Unity”

I Seraphic Eyes lanciano “Unity”
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L’orario concordato con i vicini di casa va rispettato. Entro quella finestra serale, nello studio dei Seraphic Eyes, si fa musica. Ma, scoccato il tempo limite, gli strumenti e le voci tacciono.
Intensi, come il loro genere; metodici per carattere; la costanza che li sta rendendo una carta sulla quale scommettere. E poi affiatati, tanto da parlare intrecciando le proprie idee con ritmo, come ci riescono i loro batteria, basso e chitarra.

La band. Sono in tre: e Alberto Marconetto, il frontman, Alessio Azzalin (Azza) e Laura Gagliardi (in foto). Queste le anime della band biellese Seraphic Eyes, che si riunisce per prove e registrazioni a Candelo. E che si prepara al lancio di un disco, intitolato “Unity”, al quale hanno lavorato per due anni, potendo contare sull’interesse riscosso con Moreno Delsignore, guru del settore da oltre 30 anni altrimenti noto come anche musicista di spalla degli Aerosmith, che oggi è il loro produttore.  Quanto all’etichetta, si tratta della Bagana Records di Milano, una delle maggiori dell’ambiente “metal”.

“Unity”. Un lavoro importante, per questo gruppo sorto sulla scena locale con l’esibizione d’esordio tenutasi al Gasoline di Cerreto Castello alla fine del 2010. E che ha trovato una formazione definitiva nel 2012.  «Il nostro genere unisce punk-rock, il repertorio principale, al grunge, psichedelia, ma anche ballate e musica anni Settanta - raccontano - Insomma, chi ci ascolta può trovare metal e anche il melodico che ricorda i Rem». Ma il loro stile è certo stato ispirato - ammettono - dai Nirvana; quindi, passati gli anni, è diventata impronta più personale: a testimoniarlo musiche e testi in inglese dei quali i Seraphic Eyes sono gli autori diretti.

L’evento. Dall’Indonesia al Messico, dall’Australia all’Inghilterra, al Canada: le loro canzoni sono passate sulle frequenze internazionali: «Anche in scaletta tra David Bowie e i Doors», raccontano ancora increduli. Oggi, archiviata la fase dell’auto-produzione dettata da due precedenti dischi brevi ("Unplugged in the Kitchen. Remixed on the Couch” e “Heritage”), è tempo di un intero disco, “Unity” appunto, 11 tracce originali (più una cover reinterpretata) delle quali si avrà una piccola anteprima proprio nel Biellese - inaugurazione di un tour più grande, in altre città italiane - il prossimo 6 aprile da Cigna Dischi, alle ore 19.
E, quindi, il giorno stesso dell’uscita ufficiale, prevista subito dopo, l’8 aprile, con il concerto organizzato al Tortugapub di Vigliano, alle ore 22. Proprio dall'8 sarà disponibile la vendita in digitale e quelle delle copie, ancora una volta da Cigna Dischi. Infine, a conclusione del tour, il ritorno in provincia con tappa - sarà il prossimo 18 maggio - all’Open Mic, al Caffè Galileo di Biella. E, in queste occasioni, i Seraphic Eyes promettono di sdoganare il punk-rock.
G.B.

L’orario concordato con i vicini di casa va rispettato. Entro quella finestra serale, nello studio dei Seraphic Eyes, si fa musica. Ma, scoccato il tempo limite, gli strumenti e le voci tacciono.
Intensi, come il loro genere; metodici per carattere; la costanza che li sta rendendo una carta sulla quale scommettere. E poi affiatati, tanto da parlare intrecciando le proprie idee con ritmo, come ci riescono i loro batteria, basso e chitarra.

La band. Sono in tre: e Alberto Marconetto, il frontman, Alessio Azzalin (Azza) e Laura Gagliardi (in foto). Queste le anime della band biellese Seraphic Eyes, che si riunisce per prove e registrazioni a Candelo. E che si prepara al lancio di un disco, intitolato “Unity”, al quale hanno lavorato per due anni, potendo contare sull’interesse riscosso con Moreno Delsignore, guru del settore da oltre 30 anni altrimenti noto come anche musicista di spalla degli Aerosmith, che oggi è il loro produttore.  Quanto all’etichetta, si tratta della Bagana Records di Milano, una delle maggiori dell’ambiente “metal”.

“Unity”. Un lavoro importante, per questo gruppo sorto sulla scena locale con l’esibizione d’esordio tenutasi al Gasoline di Cerreto Castello alla fine del 2010. E che ha trovato una formazione definitiva nel 2012.  «Il nostro genere unisce punk-rock, il repertorio principale, al grunge, psichedelia, ma anche ballate e musica anni Settanta - raccontano - Insomma, chi ci ascolta può trovare metal e anche il melodico che ricorda i Rem». Ma il loro stile è certo stato ispirato - ammettono - dai Nirvana; quindi, passati gli anni, è diventata impronta più personale: a testimoniarlo musiche e testi in inglese dei quali i Seraphic Eyes sono gli autori diretti.

L’evento. Dall’Indonesia al Messico, dall’Australia all’Inghilterra, al Canada: le loro canzoni sono passate sulle frequenze internazionali: «Anche in scaletta tra David Bowie e i Doors», raccontano ancora increduli. Oggi, archiviata la fase dell’auto-produzione dettata da due precedenti dischi brevi ("Unplugged in the Kitchen. Remixed on the Couch” e “Heritage”), è tempo di un intero disco, “Unity” appunto, 11 tracce originali (più una cover reinterpretata) delle quali si avrà una piccola anteprima proprio nel Biellese - inaugurazione di un tour più grande, in altre città italiane - il prossimo 6 aprile da Cigna Dischi, alle ore 19.
E, quindi, il giorno stesso dell’uscita ufficiale, prevista subito dopo, l’8 aprile, con il concerto organizzato al Tortugapub di Vigliano, alle ore 22. Proprio dall'8 sarà disponibile la vendita in digitale e quelle delle copie, ancora una volta da Cigna Dischi. Infine, a conclusione del tour, il ritorno in provincia con tappa - sarà il prossimo 18 maggio - all’Open Mic, al Caffè Galileo di Biella. E, in queste occasioni, i Seraphic Eyes promettono di sdoganare il punk-rock.
G.B.

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