Libri e letteratura

I Menabrea e i Panini tra i 5 finalisti del Premio Biella. A Gian Arturo Ferrari premio speciale

In finale Francesco Casolo, Cristiano Ferrarese, Antonio Franchini, Veronica Galletta e Luigi Garlando

I Menabrea e i Panini tra i 5 finalisti del Premio Biella. A Gian Arturo Ferrari premio speciale
Pubblicato:

Il Premio Biella Letteratura e Industria ha proclamato nella conferenza in streaming in corso in questi minuti i finalisti della XXII edizione.

I nomi dei cinque finalisti del Premio Biella Letteratura e Industria

Si tratta di Francesco Casolo con “La salita dei giganti. La saga dei Menabrea” per Feltrinelli; Cristiano Ferrarese con “Quarantamila. I 35 giorni della città di Torino” per Scritturapura Casa editrice; Antonio Franchini con “Leggere possedere vendere bruciare” per Marsilio; Veronica Galletta con “Nina sull’argine” per Minimum Fax; e Luigi Garlando con “L’album dei sogni” per Mondadori.

Il premio speciale della giuria presieduta da Pierfrancesco Gasparetto è stato assegnato a Gian Arturo Ferrari (nella foto) per la “Storia confidenziale dell’editoria italiana” per Marsilio.

Erano oltre 40 le opere in concorso

La conferenza-evento on line è in corso a Città Studi Biella condotta da Valentina Berengo, giornalista e co-fondatrice di Scrittori a Domicilio, ed è visibile sui canali social del Premio. L’edizione di quest’anno è dedicata alla narrativa e le scelte della giuria hanno interessato un corpo di oltre una quarantina di opere candidate. Anche la comunità del Premio si è ampliata grazie alla collaborazione con il Cai di Biella. In occasione del 150mo dalla sua fondazione ad opera di Quintino Sella, è stata creata una sezione speciale riservata a testi dedicati alla montagna e alla sua sostenibilità, in particolare in chiave turistica. “Un‘iniziativa che ci piace alla luce della crescente importanza anche economica dell‘ambiente montano e che siamo certi incontrerà il favore dei lettori”, ha commentato Paolo Piana, presidente Premio Biella Letteratura e Industria.

I temi delle cinque opere finaliste

Le cinque opere finaliste di questa ventiduesima edizione presentano un panorama articolato non solo sul mondo del lavoro, ma anche sulle trasformazioni in atto nella società.

Casolo, con “La salita dei giganti. La saga dei Menabrea” e grazie a un accurato lavoro di ricerca ha costruito un’appassionante saga familiare, epica e intima al tempo stesso, dove le donne e anche Biella sono al centro della narrazione. Ferrarese, autore di “Quarantamila. I 35 giorni della città di Torino”, racconta la famosa marcia dei quarantamila colletti bianchi contro i picchettaggi delle tute blu nell’autunno del 1980 alla Fiat di Torino. Franchini, autore di “Leggere possedere vendere bruciare” si inoltra sul mondo dei libri e dell’editoria dettagliando quattro azioni molto diverse che si possono fare con i libri. Galletta, con “Nina sull’argine”, scrive un apologo sulla vulnerabilità che si inserisce in un'ampia tradizione di letteratura sul lavoro. Garlando, giornalista di vaglia, con “L’albero dei sogni” racconta una grande saga familiare, quella dei Panini, un’avventura imprenditoriale che ha al centro la storia delle figurine. Infine, il premio speciale Ferrari con “Storia confidenziale dell’editoria italiana” si occupa dei tanti uomini e donne che si sono occupati di scegliere come, quando e quali libri pubblicare in un paese in cui tutti scrivono e pochi leggono.

A ottobre e novembre i vincitori

Il tradizionale incontro degli autori finalisti con il pubblico della comunità del Premio Biella si terrà sabato 21 ottobre, a Città Studi Biella, mentre la proclamazione del vincitore avverrà sabato 25 novembre, sempre a Biella, con la conduzione di Matteo Caccia. Sabato 28 ottobre verrà svelato il vincitore della sezione Cai di Biella.

Roberto Azzoni

Seguici sui nostri canali