I "magnifici 12"della banda regionale

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(2 genn) Dopo il debutto a Torino, all’inizio del mese di dicembre, la Banda Musicale Giovanile del Piemonte approda in città per il concerto in programma giovedì alle 21 al Teatro Sociale (ingresso gratuito su prenotazione; tel.: 015/44.23.65; l’evento è organizzato dal Club Lions Biella Bugella Civitas in collaborazione con la Città di Biella e con il patrocinio della Provincia di Biella).
La formazione, risultato del progetto “Giovaninbanda”, realizzato dall’Anbima Piemonte nell’ambito delle iniziative di “Torino 2010 - Capitale Europea dei Giovani”, comprende 130 giovani strumentisti provenienti dalle bande musicali di tutto il Piemonte. Tra loro, dodici sono biellesi.
Dopo il debutto a Torino, all’inizio del mese di dicembre, la Banda Musicale Giovanile del Piemonte approda in città per il concerto in programma giovedì alle 21 al Teatro Sociale (ingresso gratuito su prenotazione; tel.: 015/44.23.65; l’evento è organizzato dal Club Lions Biella Bugella Civitas in collaborazione con la Città di Biella e con il patrocinio della Provincia di Biella).
La formazione, risultato del progetto “Giovaninbanda”, realizzato dall’Anbima Piemonte nell’ambito delle iniziative di “Torino 2010 - Capitale Europea dei Giovani”, comprende 130 giovani strumentisti provenienti dalle bande musicali di tutto il Piemonte. Tra loro, dodici sono biellesi.
Alessandro Bora, 18 anni a gennaio, da circa cinque anni suona la tromba nelle bande di Candelo e Valdengo. «Mi ha sempre affascinato assistere ai concerti delle bande, e poi il mio papà suonava la tromba anche lui», spiega il giovane, studente del quarto anno di Agraria.
Ha 16 anni, frequenta l’istituto per Geometri e abita a Ponderano, Carlo Saccente, che nella Banda di Ponderano-Gaglianico-Cerrione suona il clarinetto basso. «Come banda regionale - racconta - ci siamo trovati per quattro volte a Volpiano per fare le prove, poi abbiamo debuttato il 5 dicembre all’Auditorium Rai di Torino».
È reduce dal “Concerto degli auguri” di Ponderano, svoltosi il 27 dicembre in una chiesa parrocchiale «stracolma», Luca Vallivero, 20 anni, di Ponderano, anch’egli componente della formazione bandistica ponderanese, nella quale suona il clarinetto. «Dopo aver imparato a suonare il flauto dolce, alle medie - dice il ragazzo, che fa anche parte della Banda Verdi-Città di Biella - dieci anni fa ho deciso di provare a suonare il clarinetto, approfittando del progetto che permette ai giovani di studiare per poi entrare nella banda del paese. Successivamente, ho frequentato i corsi dell’Anbima e sto tuttora studiando: attualmente frequento la facoltà di Ingegneria al Politecnico di Torino, ma non mi dispiacerebbe affatto, se ne avessi la possibilità e il tempo, entrare in Conservatorio».
Anche per Marco Polletta quella per la musica è una passione iniziata alle scuole medie. «Un giorno - racconta il diciannovenne di Candelo, studente dello Scientifico - il nostro “prof” di musica ci ha distribuito dei fogli relativi alla Banda di Candelo, dicendoci che chi fosse stato interessato a entrare nella formazione avrebbe potuto prendere appuntamento con il direttore della banda, Pieraldo Falla. Fu quello che feci, anche perché io avevo già ben chiaro in mente ciò che avrei voluto suonare: il sax. Uno strumento il cui suono, corposo e dolce allo stesso tempo, assomiglia alla voce umana».
«I componenti della Società Filarmonica di Occhieppo Inferiore erano venuti a trovarci alle medie, nell’ambito di uno degli incontri di avvicinamento alla banda. È così che mi è venuta l’idea di suonare, inizialmente più per curiosità che per passione», racconta Anna Andreotti, 21 anni, di Occhieppo Superiore, che oggi festeggia i dieci anni tra le file della Filarmonica Occhieppese (dove suona il flauto traverso) e studia Ingegneria Elettronica a Vercelli.
Enrica Perinotti ha 21 anni e vive a Santhià. «Quando ero piccolissima - ricorda - facevo i carnevali con la banda del paese nella quale suonavano anche i miei genitori». Oggi la giovane suona il sax tenore anche nella Banda di Zimone e studia Chimica e Tecnologie Farmaceutiche a Novara.
Suona il sax e il clarinetto nelle bande di Santhià, Roppolo, Ivrea, Zimone e Palazzo Canavese, oltre che nella Fanfara dell’Aeronautica, di cui è vicemaestro, Elena Dogliani, che tra prove e concerti ha impegni lungo tutto l’arco della settimana. «Come faccio a trovare il tempo per fare tutto? Molte volte me lo chiedo anch’io!», scherza la ventiduenne di Bianzé, che studia Ingegneria Civile a Vercelli.
«La mia intenzione era di imparare a suonare il sax, poi, però, il direttore della Società Filarmonica di Occhieppo Inferiore, Raffaello Cangiano, mi disse che sarebbe stato più facile iniziare a studiare il clarinetto e passare al sassofono in un secondo tempo. Sta di fatto che, una volta seguito il suo consiglio, il clarinetto mi è piaciuto talmente tanto che non l’ho più abbandonato». Racconta così Marco Strona, 21 anni, di Occhieppo Inferiore, i suoi primi passi nell’universo bandistico biellese. Il ragazzo, che studia Ingegneria Civile a Vercelli, fa anche parte dei Fiori all’Occhieppo, il “gruppo giovani” della Filarmonica, che ha tenuto il suo primo concerto nell’aprile del 2006.
Come il “collega”, pure Elisa Folchini è stata “indirizzata” allo studio del clarinetto dal maestro Cangiano ancora giovanissima, all’età di 8 anni: «In realtà avrei voluto imparare a suonare il pianoforte», dice la diciottenne di Camburzano, che frequenta l’ultimo anno di superiori al “Bona” («poi mi iscriverò a Economia e Commercio a Torino»).
Studia già a Torino (Magistrale), Stefano Gariazzo, 22 anni, di Cerrione. «Suono l’euphonium nella banda di Magnonevolo e, di recente, ho iniziato a suonare anche il trombone», dice il ragazzo, che proviene da una famiglia di musicisti: la sorella Luisa suona il sax, mentre la mamma Marina e l’altra sorella più piccola, Giulia, suonano il flauto traverso.
Da tre anni suona il bassotuba, ma Federico Moscarola, diciottenne di Cossila San Giovanni, ha esordito nella Banda musicale del Favaro nel 2003 suonando la tromba «perché - dice - all’epoca la mia costituzione non mi permetteva di cimentarmi con uno strumento più grande». Studente di Agraria, il giovane potrebbe aver ereditato la passione per la musica dal nonno, che suonava la tromba nella Banda di Cossila. «In realtà - afferma - che mio nonno suonasse la tromba l’ho scoperto solo dopo che avevo iniziato a suonare a mia volta, sette anni fa. Ed è stata per me una bella sorpresa».
La musica è una tradizione di famiglia anche per Federico Armari, 19 anni, di Occhieppo Inferiore, studente dell’ultimo anno del Liceo Scientifico Tecnologico dell’Itis di Biella: prima di lui (che suona il corno), già il nonno e il padre facevano parte della Società Filarmonica del paese, suonando, rispettivamente, percussioni e tromba e clarinetto e percussioni. Con Federico, nella banda regionale, pure il fratello Riccardo, con il compito di assistente alla direzione.
Lara Bertolazzi
bertolazzi@primabiella.it

2 gennaio 2011

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